Una meta per Olaf
Arrivati decimati da infortuni ed assenze, la Luiss rugby si presenta in un campo fangoso con 13 uomini, nel corso del match divenuti 12: l’estremo Michele Piccolo, autore di una partita generosa, lascia il campo in seguito ad un violento contrasto. La partita non era sicuramente alla portata dei nostri ragazzi vista l’esperienza degli avversari (quasi tutti ex giocatori in categorie superiori) sia in mischia che nei tre-quarti. Nonostante tutto a tratti i rivali sono rimasti spiazzati dal gioco che ha saputo imprimere il numero 10 della Luiss Juan Cruz San Roman Grossi e dalla spinta degli uomini di mischia, ma oggi a fare la differenza sono le motivazioni che hanno favorito la marcatura di una meta che da morale e coraggio. Oggi infatti salutiamo un giocatore, un compagno di squadra, un amico che ha arricchito per un anno intero il bagaglio tecnico e fisico della Luiss Rugby: Olaf De Wit. Forse il migliore dei padroni di casa, l’olandese ha saputo sbrogliare molte situazioni con i suoi preziosissimi calci che hanno tolto pressione ai compagni e fatto respirare la squadra nella partita che lo vede congedarsi dalla sua avventura italiana. Sicuramente sarà una perdita importante sia tatticamente, sia moralmente per l’allenatore e i compagni, ma il ragazzo torna a casa sapendo di aver contribuito alla maturazione della squadra. Ciao Olaf!