Giochi del Mediterraneo, Gregorio Paltrinieri vince l’oro
L’ Italia brilla ai Giochi del Mediterraneo, e il nostro studente atleta Gregorio Paltrinieri è la stella più splendente! Il nuoto la fa infatti da padrone a Tarragona 2018, con sei ori, 5 argenti e 5 bronzi nella sola seconda giornata.
Per il nostro Greg, che studia alla LUISS grazie all’accordo siglato lo scorso da AS LUISS e Intesa Sanpaolo, in partnership con Federazione Italiana Nuoto e Arena Water Instinct, per l’istituzione di borse di studio per gli studenti atleti del nuoto, è arrivato l’oro atteso e previsto nei 1500: limato di 4″ il crono di aprile e con 14’46″25 (2° crono mondiale stagionale) battendo un fantastico Mimmo Acerenza. Un chilometro e mezzo in solitaria, a doppiare gli avversari, con un ritmo da 59″5 ogni 100 metri nei primi 700/800 metri, per poi avere un piccolo calo nella seconda parte. Del resto, si è ancora in fase di preparazione. Comunque, il 14’46″25 è denso di speranze ed aspettative per quel che sarà nel mese di agosto, quando l’azzurro affronterà la sfida continentale, nella quale gli avversari non mancheranno; un segnale molto incoraggiante dunque proprio in vista degli Europei di Glasgow, con sguardo inevitabilmente più in là, verso Tokyo 2020, che permette qualche analisi in vista degli Europei di Glasgow e del futuro verso Tokyo.
“Sono sorpreso dal tempo, le sensazioni in acqua non erano buonissime, pensavo di nuotare meglio. Oggi non stavo benissimo, facevo più fatica del previsto, ma il tempo è comunque discreto e quindi sono contento. C’è tanto da lavorare, tanto da fare, penso che questa fosse una tappa di passaggio e il tempo di oggi adesso va bene anche se non mi soddisfa globalmente, quindi da qui agli Europei certamente migliorerò. Sono contento che a Tokyo ci saranno anche gli 800, è una possibilità in più per me. Mi sono sempre lamentato di avere solo una gara a disposizione, adesso che ce ne sono due è senz’altro meglio. I 400? Lunedì a Tarragona li faccio, agli Europei non credo. L’esperienza in Australia? Sono cresciuto tanto e questo era quello che cercavo da un’esperienza all’estero”.