Festa dello Sport, Caldara, Gagliardini e Pessina tra impegno, sogni e obiettivi

  • 17 novembre 2018

La vita è fatta di obiettivi…  sfido a trovare una sola persona che non si sia mai posta scopi, né sogni, né desideri. Il processo per giungere alla realizzazione di un obiettivo quasi mai risulta facile, lungo il cammino ci si troverà spesso di fronte a sfide da vincere, ostacoli da superare, difficoltà di fronte alle quali sarà facile abbattersi, ma nulla in confronto alla soddisfazione di poter dire, una volta terminato il percorso, “ce l’ho fatta”. Questa è la vita del calciatore, che, spinto dalla passione, si appresta a superare l’avversario, attraverso dribbling, schemi, gioco di squadra, e corre e lotta per poter realizzare quello che è il vero obiettivo del gioco del calcio: fare Goal.
Ciò che in un primo luogo può non essere compreso è che nella “semplicità” di forma e di struttura di un pallone da calcio, si può racchiudere tutta l’essenza umana, quell’essenza fatta di passione, ragionamenti, intelligenza, equilibrio, calcoli matematici e fisici, che permettono a un uomo di muovere alla velocità giusta il suo arto inferiore affinché colpisca con la potenza esatta una sfera destinata ad un compagno.
Probabilmente questo vuole intendere Sartre quando dice che “il calcio è una metafora della vita”. Perché in fondo un passaggio andato a buon fine, un lancio perfetto destinato ai piedi o alla testa di un compagno, non sono altro che parte di quei piccoli tasselli attraverso i quali ognuno di noi deve necessariamente passare al fine di congiungersi con quell’obiettivo che ci spinge a lottare, affinché il sogno si realizzi. E quando di questo sogno fa parte anche una carriera accademica che l’alchimia diventa perfetta, come nel caso di Mattia Caldara, Matteo Pessina e Roberto Gagliardini, calciatori e da quest’anno studenti atleti alla LUISS, grazie al LUISS Sport Program.

Come giocatori sappiamo tutto, ma per conoscerli meglio come studenti abbiamo parlato un po’ con loro, alla vigilia della loro prima Festa dello Sport.

“Ho scelto la LUISS per il mio percorso accademico perché penso sia l’università più in linea con i miei interessi e mi permette di combinare l’attività sportiva con lo studio; ho la fortuna di fare un lavoro che mi dà l’opportunità di avere parte della giornata libera che sfrutto studiando materie che mi piacciono. Inoltre quando sono in ritiro studiare mi aiuta nella concentrazione della partita” racconta Mattia Caldara, che aggiunge: “Mi ritengo molto fortunato perché ho la possibilità di fare un lavoro che amo. La formazione sportiva nella mia vita ha la massima priorità ma se penso al futuro sento la necessità di completarmi per avere la possibilità di esplorare altri ambiti.” Pensi che LUISS garantisca il giusto supporto agli atleti nella veste di studenti?: Si, il tutor con cui lavoro mi segue molto e mi pone obiettivi a breve termine che mi stimolano a impegnarmi”. Cosa rappresenta per te, da studente atleta, la Festa dello Sport?: “Questo evento rappresenta per me un modo di far conoscere agli altri la mia esperienza e scambiarsi opinioni”.

 Anche a Roberto Gagliardini abbiamo chiesto, da neo studente atleta, cosa si aspetta da questo evento: “La Festa dello Sport rappresenta la possibilità di far capire come lo sport incarna moltissimi valori che poi si riflettono sulla vita quotidiana come il sacrificio, la determinazione, la sofferenza e la voglia di migliorarsi ogni giorno. Ma non è solo questo, ci insegna anche il rispetto per gli altri e il lavoro di squadra. Lo sport deve essere visto come un mezzo che aiuta a crescere favorendo lo sviluppo dei ragazzi, sia a livello morale che educativo; e non solo come un momento di svago o relax”. Che valore dai alla formazione sportiva quando si coniuga con lo studio e quindi al raggiungimento di una professionalità più globale?: “Penso che la formazione sportiva sia fondamentale ancora di più oggi, dove viviamo in un modo sempre più social e virtuale. Ho avuto la fortuna di avere una formazione sportiva, infatti i miei genitori sono entrambi due professori di educazione fisica e se sono diventato un calciatore professionista il merito è anche loro che mi hanno trasmesso i valori del rispetto, umiltà e sacrificio fin da bambino.
Perché hai scelto LUISS per il tuo percorso accademico?: “La LUISS rappresenta una delle università più importanti a livello internazionale e sono contento di incominciare questo mio percorso di studio in questa università specializzata nelle scienze sociali. Infatti, ho deciso di intraprendere il corso di economia. Grazie al LUISS Sport Program ho la possibilità di essere supportato da un professore/tutor che mi permette di chiedere qualsiasi dubbio o incomprensione di uno specifico capitolo, posso fare esercizi e successivamente analizzare gli errori commessi. Ora mi sto preparando per dare i primi esami a gennaio e sono molto fiducioso sul loro buon esito.” Come riesci a coniugare gli impegni sportivi con un tipo di studio impegnativo?: “Sono convinto che il tempo lo si trova sempre se si vuole fare una cosa. In base agli allenamenti riesco ad organizzare la mia giornata di studio, poi spesso quando andiamo in ritiro ho molto tempo per riposare e dedicare allo studio”.

“Ho scelto LUISS, ci racconta Matteo Pessina, perché offre un programma di studio e un supporto a noi atleti che nessun’altra università propone. Inoltre è una delle università più importanti in Italia, e anche conosciuta in tutto il mondo. Per questo è stato un onore essere stato scelto da LUISS come studente e come atleta. Ammetto che non è facile riuscire a ritagliarsi tempo anche per studiare con i miei impegni sportivi, soprattutto quando si tratta di un percorso universitario così impegnativo. Ho capito che il metodo più efficace è quello di riuscire a studiare ogni giorno, anche per poco tempo, per tenere sempre la testa collegata su quello che sto studiando”. Che valore dai alla formazione sportiva quando si coniuga con lo studio e quindi al raggiungimento di una professionalità più globale?: “Ho sempre pensato che lo studio avrebbe svolto un ruolo importante se non necessario nella mia vita. Oltre al fatto che tiene la mente allenata permette ad un atleta, che ha una carriera intensa quanto breve, di avere la possibilità di poter lavorare in altri campi anche non strettamente legati a quello sportivo una volta finita la mia carriera. Penso che LUISS offra il giusto supporto a noi atleti-studenti, siamo costantemente in contatto con un tutor preparato che risponde ad ogni nostra domanda e dubbio. Inoltre ci forniscono tutto il materiale necessario per prepararci su tutti gli argomenti: libri di testo, slide del professore, contenuti multimediali”. Cosa ti aspetti da un evento come la Festa dello Sport?: “Questo evento rappresenta un giorno speciale sia per noi studenti atleti sia per l’università stessa. Noi ci possiamo confrontare tra di noi avendo affinità sportive e non, inoltre possiamo capire quanto LUISS stia puntando su di noi come studenti atleti”.

Quello che ancora a tutt’oggi è considerato il miglior interprete del gioco del calcio, Edson Arantes do Nascimento, più comunemente conosciuto come Pelé, disse che “il calcio è musica, danza e armonia, e non c’è niente di più allegro della sfera che rimbalza”. Ed ecco come un concetto quasi banale come quello del “calcio’’ può assumere decine e decine di significati differenti, avvicinandosi sempre di più al mondo della scienza e della matematica, dell’arte e della poesia, tanto che grandi interpreti di queste arti hanno da sempre dedicato intere opere al mondo calcistico e sportivo in generale; questo porta sicuramente alla realizzazione di grandi sogni, grazie ad impegno e determinazione. Ma la vita è fatta anche e soprattutto di momenti piacevoli e di svago … e proprio questo ci aspettiamo dalla Festa dello Sport 2018, anche grazie a Mattia, Roberto e Matteo, che per la loro prima edizione promettono sorprese!