Calcio Promozione: intervista al dirigente Giovanni Bulgarella

  • 14 dicembre 2018

LUISS calcio, domenica il big match del campionato. L’intervista al dirigente Bulgarella: “Competenze, talento e senso di appartenenza gli elementi distintivi del nostro gruppo”

Domenica 16 dicembre, la squadra affronterà un’importante trasferta sul campo del Sezze, quinta forza del campionato di promozione. Alla vigilia di questa partita abbiamo incontrato Giovanni Bulgarella, dirigente della squadra di calcio da 10 anni, per cogliere le emozioni e conoscere le novità del progetto sportivo d’Ateneo.

 

Quali sono le peculiarità del modello LUISS Sport, anche con riferimento ai college americani, e in che modo è cresciuto in questi anni?

LUISS Sport oggi rappresenta un unicum nel sistema universitario italiano e punta senza dubbio a diventare un riferimento per il mondo sportivo, come accade nei college americani, ma già con precisi elementi distintivi. In questi anni è stata fatta tanta strada e sicuramente dovremo fare ancora molto. L’attenzione e la grinta dei vertici d’Ateneo per il progetto è per noi uno stimolo continuo e ci proietta, giorno dopo giorno, verso traguardi sempre più sfidanti.

 

Cosa rappresenta per uno studente, ora laureato LUISS come te, l’associazione sportiva?

Sono entrato nella AS LUISS, oggi società, 10 anni fa. Sono stato accolto in una vera e propria famiglia che mi ha aiutato a crescere sia nel mio percorso personale che in quello professionale. La complementarietà di queste due importanti dimensioni della vita, all’interno della squadra di calcio, prende forme diverse e si trasforma in amicizie solide, partite combattute fino alla fine, notti a progettare insieme. Questo credo sia l’essenza del progetto.

 

Ai tanti e bravi studenti si aggiungono oggi anche dei top athletes, riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Che meccanismo virtuoso ha scatenato l’Academy all’interno di questa comunità allargata di sportivi LUISS?

L’inserimento di professionisti del settore sportivo, che studiano e portano avanti la doppia carriera, ha innescato un meccanismo di contaminazione e ispirazione importantissimo. Da una parte infatti gli studenti-atleti, studiando in una Università come LUISS, possono portare nel mondo sportivo competenze manageriali ad alto livello. Da un’altra, gli studenti che praticano sport o fanno parte di una delle squadre hanno l’occasione di entrare a contatto, giocare fianco a fianco, confrontarsi con grandi campioni.

 

Ma parliamo di calcio: la squadra LUISS è prima in classifica e i giocatori non mollano di un centimetro, partita dopo partita. Qual è il segreto di questa carica?

Quest’anno, col sostegno dell’Università e della società sportiva, abbiamo voluto alzare l’asticella mettendo a disposizione, con maggior decisione, le esperienze professionali acquisite negli anni. Il talento in campo e una struttura solida hanno permesso a questo gruppo di amici e calciatori, di costruire una squadra che porta avanti con orgoglio i valori e il nome della nostra Università. Questo mix di passione, competenze e spirito di gruppo hanno permesso di portare la squadra all’attuale posizione in classifica e a giocarsi un importante scontro al vertice nella prossima partita.

 

Su quali aspetti lavorare nelle prossime partite? Cosa chiede alla squadra Mr Rambaudi?

In ogni ambito ci sono sempre margini di miglioramento e questo consente di tenere sempre viva la fiamma che aiuta a far crescere gli individui e i gruppi. Mr Rambaudi – che conosce il calcio e sa cosa vuol dire essere professionisti nel mondo dello sport – è uno stimolo continuo per i giocatori e consente alla squadra di trovare le motivazioni giuste per proseguire in questa direzione. I ragazzi in questo momento stanno dando il massimo e si respira un clima di serenità e consapevolezza. C’è voglia di fare e fare bene sapendo che ogni partita va affrontata con decisione e che nel nostro campionato ci sono molte squadre di qualità che rendono competitiva la stagione.

 

In che modo si inserisce l’arrivo del calciatore di serie A Guglielmo Stendardo all’interno del gruppo come nuovo studente-atleta della Academy?

L’arrivo di Willy è il vero segno della crescita di questo progetto. Avere in campo un campione che ha giocato ad altissimi livelli, che oggi si mette in gioco e a disposizione della crescita di un gruppo di giovanissimi studenti, è un esempio per tutti gli atleti professionisti. Guglielmo è una persona straordinaria che laureandosi ha dimostrato come è possibile conciliare lo sport con lo studio. Oggi è un avvocato che ha deciso di frequentare un master alla LUISS e continuare a coltivare la passione per il calcio.

 

Qual è l’auspicio per questo 2019?

Il campionato è ancora lungo e noi affrontiamo ogni sfida come fosse una finale. A maggio vedremo che risultato ci restituirà il campo, nel frattempo a noi dello staff, ai ragazzi in campo e ai nostri sostenitori, il gol più importante: la possibilità di sentirsi parte di un gruppo, condividere passioni, gioie e dolori, vantarsi di aver giocato e difeso i colori bianco/blu.