Calcio Universitario, parola ai Team Manager: “C’è tanta voglia di far bene”
Alberto Vitolo, Paolo Scotto Opipari e Mario Alletto sono i Team Manager della squadra di Calcio Universitario. Tre ragazzi eccezionali, prima che tre studenti che mettono tempo e capacità al servizio di atleti, allenatore e dirigenza. Li abbiamo intervistati per analizzare i prossimi impegni e la condizione attuale dell’undici allenato da Roberto Giovannetti.
Ragazzi, innanzitutto complimenti per il lavoro che fate. Parlando della squadra, invece, quali sono gli impegni in programma?
Mario: La prossima partita sarà in casa contro ESN United, una squadra che nonostante sia dietro di noi in classifica non possiamo assolutamente sottovalutare. Poi avremo due sfide delicatissime, contro la John Cabot e la Link.
Tra questi, quale pensi sia l’impegno più difficile da affrontare?
Mario: Sicuramente la partita contro la Link. Al di là della rivalità calcistica che c’è tra le due squadre, ci farà capire a che punto siamo.
Qual è la condizione attuale della squadra?
Paolo: È abbastanza buona, anche grazie al nostro preparatore atletico. La preparazione, però, è cominciata ad ottobre, quindi parecchi mesi fa. Chiaramente, meno ci si assenta agli allenamenti e più la condizione migliora, anche se alcuni atleti pur non essendo sempre presenti colmano il gap con ottime capacità tecniche.
Quali sono gli obiettivi di quest’anno?
Paolo: In questo momento siamo quarti in classifica ma l’obiettivo è, come tutti gli anni, vincere il campionato. Poi non si sa mai come andrà a finire e certamente non sottovalutiamo nessun avversario. Comunque, anche lavorare sulla coesione e sulla crescita del gruppo è un nostro obiettivo. E direi che in questo senso stiamo facendo grandi progressi.
E lo stato d’animo dei ragazzi com’è?
Alberto: In questo momento non sono pienamente soddisfatti, perché tutti puntiamo sempre al massimo e quindi soffriamo un po’ la posizione in classifica. Ma anche per questo la voglia di fare bene sta aumentando.
Come vi trovate nel vostro ruolo di Team Manager?
Alberto: Bene, la nostra è una figura di mediazione. Noi cerchiamo sempre di filtrare le esigenze dello spogliatoio e di riportarle a chi di dovere. Però questo è un gruppo molto coeso e spesso chi deve dire una cosa – ad esempio al mister – lo fa direttamente, senza bisogno di un nostro intervento.
Ultima domanda: i ragazzi sono orgogliosi di giocare per la propria università? Secondo voi, provano senso di appartenenza e amore per la maglia?
Paolo: Sicuramente. C’è voglia di non deludere l’allenatore e raggiungere l’ennesima finale di campionato. Nelle prossime gare i ragazzi daranno tutto, sentiamo che c’è tanta voglia di far bene.
Allora non resta altro che tifare tutti per la squadra di Calcio Universitario!