Dalla Luiss alle Universiadi: il racconto di Gellera, Marcon e Beretta
Il gran giorno si avvicina: mercoledì prenderanno il via le Universiadi di Napoli 2019. La Nazionale italiana di pallacanestro che parteciperà alla manifestazione sarà targata Luiss, con tre studenti in campo, coach Paccariè in panchina e il logo dell’Associazione Sportiva sulla maglia azzurra. Francesco Gellera, Leonardo Marcon ed Eugenio Beretta – gli atleti convocati dall’Italbasket – hanno raccontato l’emozione di rappresentare l’Ateneo, la loro esperienza in Luiss e l’importanza di portare avanti un percorso di Dual Career.
Che emozioni suscita in te l’idea di rappresentare l’Ateneo alle Universiadi?
FG: Per me sarà la prima volta con la maglia azzurra e sono entusiasta per questa nuova esperienza. Portare lo stemma dell’Università vicino a quello dell’Italia sarà un grande onore.
LM: Sono fiero e orgoglioso di poter rappresentare la Luiss. La nostra presenza dimostra che si può studiare e fare sport ad alti livelli contemporaneamente.
EB: Sarà un’opportunità incredibile e sono molto felice di chiudere così la mia esperienza universitaria, dato che frequento l’ultimo anno del corso di Laurea Magistrale.
Qual è la tua esperienza all’interno del programma sportivo Luiss, che permette di conciliare la carriera sportiva e quella accademica?
FG: Secondo me, la Luiss rappresenta un’eccellenza in Italia e sono davvero soddisfatto del doppio percorso intrapreso.
LM: Il programma sportivo è all’avanguardia, con qualche miglioramento può sicuramente raggiungere gli standard dei college anglosassoni.
EB: Durante la mia esperienza, ho visto crescere il programma universitario in modo esponenziale. Credo che sia molto importante la presenza dei Top Athlete, perché stimolano gli studenti “comuni” a continuare a fare sport. Tanti lo lasciano quando finiscono il liceo per concentrarsi di più sullo studio, ma è un errore perché l’attività sportiva aggiunge tanto alla carriera accademica.
Credi che, in qualche modo, praticare uno sport ti aiuti sui libri e – viceversa – essere uno studente ti dia una marcia in più in campo?
FG: Penso che le lezioni di vita che ti dà lo sport siano di valore inestimabile. Continuare gli studi giova alla carriera di un atleta: saper usare la testa in campo è fondamentale.
LM: Sicuramente sì. Conciliare le due cose dà più tempra mentale e capacità di concentrazione.
EB: Ci sono dei vantaggi in termini di organizzazione, gestione del tempo e dell’ansia da prestazione. Inoltre, nel complesso, essere uno studente porta ad affrontare lo sport in maniera più rilassata, perché si ha comunque un’alternativa.
In prospettiva futura, ritieni che aver seguito questo doppio percorso ti possa creare dei vantaggi in termini professionali?
FG: Ne sono più che convinto, la Luiss mi dà la possibilità di intraprendere un ulteriore percorso di crescita, ampliando le mie opportunità future.
LM: Se tornassi indietro, rifarei la scelta che ho fatto. La consiglio a tutti, perché dà una marcia in più anche per il mondo del lavoro.
EB: Assolutamente sì, lo sport prepara a vivere meglio il contesto di gruppo e a lavorare in team. Inoltre, insegna a competere in modo sano – oggi con il compagno, domani con il collega – perché il risultato di un’azienda, come quello della squadra, viene prima di tutto.
C’è qualche figura di riferimento del mondo Luiss e dell’Associazione Sportiva a cui sei particolarmente grato?
FG: Ringrazio il Direttore dell’AS Luiss Paolo Del Bene, che porta avanti con passione il progetto, e soprattutto coach Paccariè per avermi convocato alle Universiadi.
LM: Sicuramente Paolo Del Bene, Michelangelo Schiano di Cola e tutta la dirigenza della squadra di basket. Così come coach Paccariè, sempre molto comprensivo nei nostri confronti.
EB: Sono grato a tutto lo staff che mi ha seguito negli anni, ma voglio ringraziare particolarmente una persona che non c’è più: Gianni Delfini. Senza di lui, probabilmente, non ci sarebbe stato il progetto AS Luiss. Lui ha voluto fortemente fondare la squadra di basket, che ha dato il via a tutto il programma sportivo.
In bocca al lupo ai nostri studenti e ai ragazzi della Nazionale italiana: facciamo tutti il tifo per voi!