Calcio Eccellenza, riparte il campionato: l’11 aprile si torna in campo
I ragazzi di Calcio Eccellenza sono in procinto di riprendere le competizioni, dopo lo stop imposto dalla pandemia. La data da segnare sul calendario è quella dell’11 aprile, quando potranno finalmente tornare in campo alle ore 11:00 contro l’Audace, presso il Futbolcampus. Il Dirigente Leo Cisotta, mister Cristian Ledesma e il capitano Tommaso Maestrelli ci hanno raccontato in che modo è stata affrontata la sosta forzata, le emozioni generate della ripartenza del campionato e i nuovi obiettivi stagionali.
Parla la dirigenza
Leo Cisotta applaude, in particolare, l’impegno dimostrato dai ragazzi durante gli allenamenti e dall’Università nel sostenere la squadra in un periodo delicato.
Leo, cosa significa per voi la ripresa delle competizioni? Che cosa è cambiato?
Da due anni viviamo in un limbo. Non è stato semplice tenere alta la motivazione di tutti e non sarà facile riprendere la giusta concentrazione. Abbiamo cercato e trovato, tutti insieme, le modalità per andare avanti, guardando con ottimismo al futuro. I ragazzi hanno continuato il loro percorso di studi e apprezzato ancor di più l’opportunità offerta loro dall’Ateneo. È cambiato tanto del nostro modo di vivere la socialità, ma sono sicuro che presto sapremo scoprire modi nuovi per sentirci parte di un’esperienza unica.
Avete sfruttato in qualche modo il periodo di sospensione del campionato?
Programmando ciò che è programmabile. Abbiamo potuto ragionare su alcuni interventi di cui abbiamo bisogno per mantenere (e migliorare) il livello a cui questi ragazzi ci hanno portato. In particolare, mi riferisco a tematiche come gli impianti, l’integrazione del lavoro sul campo con il Luiss Sport Lab, le evoluzioni del Luiss Sport Program. Guarderemo avanti con il solito entusiasmo, che neppure due anni di pandemia hanno scalfito. Ora si riprende e vogliamo farlo tutti nel miglior modo possibile, con serietà e gioia. E forse con un pizzico di sollievo.
Il punto di vista del mister
Quello di Cristian Ledesma non è certo un ruolo semplice. Non lo sarebbe in tempi normali, viste le responsabilità che impone, ma non lo è stato soprattutto durante lo stop. Nonostante tutto, però, il mister ha saputo tenere alto il morale della squadra.
Mister, ha previsto una metodologia particolare per il ritorno in campo dei ragazzi?
Abbiamo predisposto un programma di allenamenti rispettando le misure anti-Covid e cercando di non far perdere loro la condizione atletica. Considerando che non ci siamo mai fermati e che la presenza dei ragazzi è stata costante, sono molto ottimista. I nostri giocatori si sono sempre impegnati tantissimo, nonostante il periodo delicato.
Psicologicamente, che approccio avrà verso i ragazzi che si apprestano ad affrontare di nuovo il campionato?
L’approccio sarà sicuramente emotivo: cercherò di motivarli il più possibile, per far sì che capiscano che abbiamo una grande opportunità. Sono sicuro che i miei ragazzi si divertiranno e daranno il massimo.
Uno sguardo dal campo
A completare il quadro ci pensa Tommaso Maestrelli. Il capitano della squadra ci racconta il dietro le quinte della preparazione e le emozioni del ritorno sul rettangolo di gioco.
Tommaso, che aria si respira nello spogliatoio in vista della ripartenza?
C’è tanta voglia di sacrificarci e di divertirci tutti insieme. Durante questo periodo di pausa, abbiamo dato il massimo per rimanere il più in forma possibile. Non è stato facile, vista l’incertezza dovuta al periodo che stiamo attraversando e le normative che hanno limitato il regolare svolgimento degli allenamenti.
Qual è adesso il vostro obiettivo stagionale?
La ripartenza del campionato, con il formato ipotizzato, può essere uno stimolo per tutti. In un numero limitato di partite, qualunque risultato finale è possibile. Per questo, è necessario rimanere concentrati e remare tutti nella stessa direzione. Bisogna essere pronti ad aiutare i compagni di squadra e combattere su ogni pallone. Pensiamo a dare il meglio di noi in ogni partita e alla fine guarderemo la classifica, consapevoli di aver dato tutto quello che avevamo.