Andrea Rosalba, carte in mano e corona d’alloro in testa
Il giocatore professionista di bridge Andrea Rosalba è uno dei nostri Top Athletes. Classe 1996, Andrea si è recentemente laureato in Gestione d’Impresa e, per l’occasione, ci ha svelato quanto studio e gioco siano secondo lui strettamente collegati.
Andrea, quali analogie ci sono tra il bridge e la gestione d’impresa?
Nel bridge, proprio come nella gestione di un’impresa, occorre avere una visione d’insieme di tutte le variabili in campo. Una caratteristica imprescindibile consiste nella pianificazione iniziale delle azioni da intraprendere. Quest’ultima è fondamentale per raggiungere l’obiettivo che ci si è posti: il contratto, nel linguaggio bridgistico. Certamente, è molto utile lo studio degli avversari per riconoscerne punti di forza e vulnerabilità. Così nella gestione d’impresa è cruciale l’analisi dell’ambiente esterno e degli stakeholder. Occorre, inoltre, non lasciarsi condizionare da eventi avversi che possono vanificare ciò per cui si è lavorato sodo.
Pensi che essere un campione di bridge possa essere un asso nella manica in sede di colloquio?
Dipende dall’interlocutore. Mi spiego meglio: all’estero, in particolare in Cina, giocare a bridge è considerata una vera e propria skill in fase di selezione. Questo perché lì la mia disciplina è molto più radicata e praticata, soprattutto tra i giovani. Se l’interlocutore col quale si svolge il colloquio conosce il brigde, automaticamente ha la prova che il candidato possiede una serie di capacità connesse. Ad esempio, problem solving, capacità decisionali, mentalità goal-oriented, capacità di analisi e metodo, organizzazione. Queste ultime, sono più sviluppate quanto più è alto il suo livello nel gioco.
Quali sono ora i tuoi piani per il futuro?
Si è chiuso un capitolo della mia vita, quello relativo al periodo universitario. Ovviamente, però, c’è sempre la necessità di continuare a studiare per migliorarsi. Finalmente potrò dedicare conoscenze ed energie nel realizzare obiettivi dei quali essere orgoglioso fra qualche anno. I miei piani a medio termine prevedono di realizzarmi dal punto di vista lavorativo, senza tralasciare la passione per il bridge. Ho ancora molti campionati da giocare e il traguardo rimane portare a casa nuovi successi e riconoscimenti.
Che consigli daresti a una matricola che inizia il percorso da studente-atleta?
Gli direi di rimanere sempre focalizzato sugli obiettivi, perché l’organizzazione fa la differenza. Stabilire delle priorità e pianificare le proprie attività in modo tale da non disperdere energie permette di dare sempre il meglio e di non avere rimpianti. Ritengo che qualsiasi traguardo possa essere raggiunto, se alla base ci sono la determinazione e la consapevolezza che nulla è impossibile.
Ringraziamo Andrea Rosalba, al quale facciamo tantissime congratulazioni e un grande in bocca al lupo.