Gianluca Balducci, il veterano del Team Luiss Basket Serie D si racconta

  • 10 maggio 2022

Nonostante gli impegni lavorativi, l’ex studente Luiss, Gianluca Balducci, continua dal 2017 a militare nel team di Basket. Dalle sue parole traspare la passione per questo sport e l’amore per la squadra, che invita a tifare nei prossimi importanti incontri.

Siamo in una fase delicata del campionato, ma positiva per la squadra: com’è l’umore nello spogliatoio? Fate pronostici?

I playoff sono sempre un campionato a parte rispetto alla regular season. Il clima nello spogliatoio è molto eccitato: sia perché non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura e sia perché la squadra è molto affiatata nell’ultimo periodo, visto che non si gioca a questi ritmi da ben due anni. Specialmente queste fasi delicate sono bellissime da affrontare. Per di più è un team più giovane rispetto agli scorsi anni – l’età media è più bassa – e per molti ragazzi questa rappresenta una delle prime esperienze di post season in un campionato: immagino dunque che non stiano nella pelle nel dare il massimo e dimostrare che siamo una squadra che può concludere al meglio il campionato. I nostri pronostici, per scaramanzia, preferisco non darli: so solo che daremo sangue e sudore ad ogni possesso sia difensivo che offensivo.

Possiamo considerarti tra i veterani del Team Luiss Basket Serie D: hai notato delle evoluzioni nel corso degli anni? E qual è invece la costante che vi accompagna nel tempo?

Gioco nella Luiss dal 2017, questo è il quinto anno. Diciamo che la costante che accompagna sempre questa squadra è l’entusiasmo e il fatto che si crei un gruppo anche al di fuori dello spogliatoio. Penso che questo sia un nostro punto di forza: il condividere altri interessi oltre la palla a spicchi. Nel corso degli anni ho notato più serietà, sia perché siamo saliti di categoria, sia perché siamo diventati un gruppo abbastanza stabile: c’è gente che ci crede veramente e non prende il basket solo come uno sfogo post studio.

Sei tra gli studenti che hanno concluso gli studi e che ora sono impegnati professionalmente: come è cambiata l’organizzazione giornaliera tra allenamenti e altro?

Da quando lavoro l’organizzazione non è cambiata molto, perché sosteniamo gli allenamenti in tarda serata: sia per chi studia che per chi lavora non è un problema partecipare a questi incontri settimanali.

C’è una curiosità che vuoi svelarci riguardo la squadra? Avete un gesto scaramantico o qualche retroscena divertente da raccontare?

Tra i riti scaramantici direi che ogni volta che viene effettuato un tiro importante bisogna esultare gridando: “E’ un buon tiro!”. Secondo noi porta bene. Per quanto riguarda i retroscena preferisco non parlarne, data la riservatezza del tema all’interno dello spogliatoio, ma posso assicurare che episodi divertenti si verificano all’ordine del giorno, anche durante le partite. Siamo un gruppo giovane e ci sono tante teste calde: per questo invito tutta la compagine studentesca ad assistere ai nostri match e a venire a incitarci e motivarci in questa fase di campionato. Abbiamo i quarti di finale il 14 maggio in trasferta contro Città Futura, sperando di toglierci qualche spina dalla scarpa e anche gara 2 al PalaLuiss il 19 maggio alle 20.

Che programmi hai nel prossimo futuro? Proseguirai la tua carriera nel basket?

Nel prossimo futuro spero che la mia vita sia sempre accompagnata dal basket. Mi auguro di giocare fino a quando mi sarà possibile fisicamente, sempre che gli impegni lavorativi me lo permettano. Sono però così legato sin da piccolo a questo sport che mi sarebbe davvero difficile abbandonarlo: lo difenderò con i denti.