Coach Martino, due ruoli e un segreto: “L’amore per il basket è l’ingrediente fondamentale”
Allenatore della squadra di Basket Promozione e Team Manager di Basket Serie B, Andrea Martino è una delle anime della pallacanestro targata Luiss. I due ruoli che ricopre lo vedono impegnato a tutto tondo nella gestione dei nostri studenti innamorati della palla a spicchi. La sua lunga esperienza lo porta a districarsi con professionalità nei panni di entrambe le figure, mentre le sue parole sono fonte di ispirazione per chiunque sia appassionato di sport.
Mister, lei è un raro esempio di abnegazione sportiva. Da dove nasce questa grande passione per la pallacanestro?
Fin da piccolo, ho sempre vissuto di pallacanestro. Ho cominciato a giocare a 6 anni e fino ai 18 non ho mai smesso. Poi ho cominciato con i corsi per allenare e mi sono laureato in pedagogia, con una specializzazione in psicologia dello sport. Sono sempre stato a contatto con allenatori e atleti, anche come educatore perché sono stato responsabile di gruppi di ragazzi meno fortunati, come ragazzi autistici. Questo è il mio percorso formativo nel basket, che ho sempre cercato di portare avanti con attenzione e professionalità, ma soprattutto con amore. Senza quest’ultimo non ci si diverte. È l’amore l’ingrediente fondamentale.
Allenatore e Team Manager: in quale dei due ruoli si sente più a suo agio e in cosa differiscono principalmente?
Forse in questo momento sono più legato al ruolo di Team Manager, ma rimango un “leone da campo”. Cerco di svolgere con professionalità i due ruoli, perché sono importantissimi per il bene della squadra e dei singoli. Per sentirsi a proprio agio, bisogna impegnarsi seriamente e facendolo mi sento parte di entrambi i progetti. Forse come Team Manager in questo momento mi sento un po’ più coinvolto, perché il ruolo è H24 7 giorni su 7, sempre di supporto al gruppo e non si esaurisce tecnicamente.
Come stanno andando i due gruppi che segue?
Vanno entrambi molto bene. Basket Serie B, con un gruppo nuovo, ha già conquistato i playoff con cinque giornate di anticipo. Anche Basket Promozione ha raggiunto i playoff e a fine marzo disputeremo una nuova fase per accedere alla Serie D. Non sarà facile ma se daremo il massimo in tutte le partite, credo sia un traguardo raggiungibile.
Quali sono gli obiettivi stagionali dei due gruppi?
Con la Serie B vogliamo arrivare alle fasi finali dei playoff, come l’anno scorso. Non è un obiettivo scontato, perché ogni anno il gruppo cambia e non è facile gestire la cosa dal punto di vista tecnico. Lo staff è stato bravo in questo. Nei playoff incontreremo squadre con budget e risorse economiche maggiori della Luiss, ma il nostro progetto è importante e daremo filo da torcere a tutti. Con la Promozione bisogna dare il massimo. Ripeto: se ci si allena bene e si gioca come ci si allena, gli obiettivi diventano raggiungibili.
Tra poco partirà per la Cina con la squadra di Serie B. Qual è il programma sportivo che vi attende a Pechino?
Innanzitutto, vorrei ringraziare la Luiss, la dirigenza e in particolare il Direttore Paolo Del Bene, che ci permetteranno di vivere questa esperienza sportiva e culturale in Cina. Il 30 marzo giocheremo una partita amichevole e poi parteciperemo a incontri che ci faranno conoscere come ente istituzionale universitario. In Cina sono all’avanguardia anche sportivamente e ad agosto il Paese ospiterà i Campionati del Mondo di basket, che vedranno impegnata anche la Nazionale italiana.
La squadra di pallacanestro è stata la prima dell’AS Luiss. Secondo lei, a 20 anni dalla sua nascita, i ragazzi percepiscono l’importanza della tradizione che portano avanti?
Credo proprio di sì. Io seguo da due anni il team di Serie B. I ragazzi vivono H24 insieme, in un’unica struttura: sono un vero gruppo e questo è l’elemento chiave nella programmazione di una stagione molto impegnativa. I nostri atleti coltivano un sogno attraverso lo studio, il vivere assieme e il giocare a basket. Siamo atipici in questo senso rispetto ad altre realtà, ma è un elemento fondamentale.
Cosa si augura per i due gruppi che sta seguendo?
Quello che non deve cambiare è il senso di appartenenza alla Luiss, nonostante possano cambiare singoli giocatori o membri dello staff.