Intervista ad Alice Volpi
Alice Volpi, schermitrice italiana classe 1992 e studentessa Luiss, ha condiviso con noi quanto sia importante mantenere costante l’impegno universitario e quanto questo obiettivo la aiuti molto anche nello sport. La nostra Top Athlete si racconta durante questa intervista.
Come riesci a conciliare il tuo impegno sportivo di alto livello con gli studi universitari di Scienze Politiche alla Luiss?
Conciliare lo studio e lo sport non è semplice, ma ho scelto questo percorso per non dedicarmi esclusivamente alla scherma. È un modo per staccare, non proprio un hobby, ma qualcosa che mi fa stare bene. Ovviamente ci sono periodi più faticosi, soprattutto quando ci sono molte gare, perché faccio fatica a riposarmi dopo gli allenamenti. Il momento più difficile è durante la pausa pranzo: invece di riposarmi, studio. Però, con una buona organizzazione e un metodo adatto, riesco a portare avanti entrambi gli impegni, e questo mi fa sentire meglio anche nello sport.
Oltre alla scherma, quali sono le tue passioni e come riesci a mantenere un equilibrio tra queste e i tuoi impegni sportivi e accademici?
Oltre alla scherma, ho molte passioni: mi piace stare all’aria aperta e faccio anche dei corsi di addestramento con il mio cane. Ci piace esplorare posti nuovi insieme. Amo tutti gli sport; quando posso, gioco a tennis o a padel. Mi piace il surf, anche se è più complicato da praticare. Questi sono sfizi che mi concedo solo durante l’estate, perché durante la stagione è davvero difficile. Durante la stagione, mi godo la casa e mi dedico al giardinaggio, che mi piace molto.
Con tanti titoli in più e una maggiore maturità, ti prepari ora per Parigi 2024. Quali sono i tuoi obiettivi per questa Olimpiade e come stai preparando questo importante appuntamento?
Le esperienze vissute a Tokyo sono state fondamentali. Non ero preparata a quel tipo di tensione e l’ho sofferta molto. Rimpiango ancora la finale per il 3° e 4° posto perché non ero abituata a gestire quella situazione. Quando ho perso la semifinale, per me la gara era finita mentalmente, anche se avrei potuto vincere quell’assalto. Questo mi ha insegnato molto. Abbiamo poi vinto un bronzo a squadre, un risultato sofferto perché meritavamo di più. Queste esperienze mi hanno insegnato molto, quindi andrò a Parigi con la consapevolezza di poter dare tanto, grazie a un importante bagaglio di esperienza.
Dopo la laurea alla Luiss, quali sono i tuoi progetti professionali al di fuori della scherma?
Questa è la domanda più difficile. Cosa farò dopo la laurea e dopo la scherma? Ci sto ancora riflettendo, ma lo studio mi piace molto e tutte le materie di Scienze Politiche mi interessano. Cercherò di trovare qualcosa che mi motivi a fare di più, magari proseguendo gli studi dopo la laurea triennale. Dopo lo sport, non so quando riprenderò a correre perché avrò bisogno di riposarmi alla fine della mia carriera.
Qual è stata la tua esperienza all’interno del programma sportivo della Luiss? Quale supporto hai ricevuto?
Alle scuole superiori non ero bravissima e non mi sentivo sostenuta. Quando ho iniziato questa nuova esperienza universitaria alla Luiss, non mi aspettavo di farcela perché non ero mai stata una studentessa modello. Era faticoso, facevo molte assenze e non ero sempre tutelata. Poi ho deciso di studiare Scienze Politiche e, grazie al programma Luiss Sport Program, sono riuscita a organizzarmi. I tutor ci aiutano a gestire il metodo di studio e l’organizzazione degli esami. Sono sempre super disponibili. È un’opportunità straordinaria che cercherò di sfruttare al meglio. Ringrazio tanto la Luiss e il programma sportivo per questa opportunità.