Basket: speciale Coppa Italia
Mancano 3 giorni all’esordio assoluto dell’ASD LUISS in Coppa Italia, che per la prima volta vedrà la formazione universitaria prendere parte alle fasi finali della competizione nazionale.
La squadra luissina, militante nel girone E del campionato DNC, arriva a quest’appuntamento come miglior seconda di tutti i gironi del campionato, ed affronterà nei quarti di finale il Basket Mestre 1958, società con un passato glorioso alle spalle che ha in Alberto Causin la sua punta di diamante. Un vero onore, per la società capitolina, prender parte a questa manifestazione, che arriva 15 anni dopo la fondazione dell’ASD LUISS, regalando quindi motivo di grande orgoglio. Quella della società biancoblu è una vera e propria favola perché il progetto che ha come Presidente Luigi Abete è nato con l’intento di portare in Italia il modello dei college americani, dove studio e sport vanno di pari passo e ad altissimi livelli e la prima squadra luissina nata nel 1999 è stata proprio quella di basket, che però prese inizialmente parte al campionato Uisp del Lazio, per poi crescere stagione dopo stagione con 6 anni in quella che è attualmente la DNB, fino ad arrivare ad essere quindi tra le migliori 8 compagini della DNC. Il team luissino ha come caratteristica principale quello di essere composto esclusivamente da studenti della LUISS Guido Carli, che la scorsa estate o nelle estati precedenti hanno superato il test d’ammissione all’Università e le valutazioni dello Staff Tecnico, entrando quindi a far parte della squadra che partecipa al quinto campionato nazionale, ricevendo inoltre la totale esenzione dalle tasse universitarie con l’aggiunta di vitto ed alloggio per tutti gli atleti fuorisede. Un vero e proprio campus, quindi, quello che l’ASD LUISS ha fatto nascere in tutti questi anni dove, alla prima squadra di pallacanestro, se ne sono aggiunte altre due, una maschile ed una femminile, tre squadre di calcio (due maschili ed una femminile), due squadre di volley, una di rugby, un team di vela, e sono in fase di formazione quelli di canottaggio e nuoto, su richiesta degli studenti che quindi confermano il loro grande entusiasmo per l’Associazione Sportiva.
Michelangelo Schiano di Cola, attuale Team Manager della prima squadra di basket, allenatore della formazione femminile militante in CSI ed ex-allenatore di quella militante in Promozione, è stato uno dei primi a prender parte al progetto luissino sin dal 1999, quando un gruppo di dirigenti e di ragazzi decise di apportare una grande innovazione nell’Università LUISS Guido Carli con l’aiuto dello sport: “Quello che mi è sempre piaciuto di questo progetto è l’ambiente, perché respiri davvero la sensazione di vivere un qualcosa di particolare, che nessun altro in Italia ha, e poter dare un contributo a tutto questo è motivo di grande soddisfazione. Il fatto che nonostante siano passati 15 anni dalla nostra fondazione nessun altro Ateneo sia riuscito a fare quello che facciamo noi è l’emblema di quanto sia difficile portare avanti un cammino del genere, che ci accomuna alle altre Associazioni Sportive solo per gli sport che vengono praticati, ma ci differenzia in tutto il resto perchè per noi è fondamentale non solo ottenere ottimi risultati in campo, ma soprattutto che tutti i nostri ragazzi studino e facciano gli esami per poter conseguire la Laurea in linea con il loro corso di studi. Ho vissuto quindi questo progetto sin dall’inizio come una possibilità di vivere il percorso accademico in maniera originale, perché fare sport con i servizi e le infrastrutture che offre l’ASD LUISS credo sia ampiamente sopra la media rispetto a tutte le altre associazioni e polisportive, e anche questo serve a rendere la misura dell’opportunità che viene offerta agli studenti. Credo comunque che la complessità di quella che è la nostra missione valorizzi ancora di più i ragazzi che vengono a giocare nella prima squadra, perché sono dei semi-professionisti che però, rispetto ad altri che magari fanno del basket il loro unico impegno o lavoro, devono concentrarsi ampiamente nello studio, perché a tutti è richiesto il massimo degli sforzi, e in effetti il risultato si vede nei cali che abbiamo spesso accusato nelle sessioni invernali d’esame, dove molti atleti sono arrivati allo stremo delle forze in due mesi clou sia per il campionato che per l’aspetto universitario. All’inizio il timore era che i giocatori sarebbero venuti qui pensando solo ed esclusivamente al campo, mentre ci siamo ricreduti quando abbiamo visto da parte di tutti la più grande disponibilità sul parquet e gli eccellenti risultati accademici che hanno ottenuto, e che otterranno gli attuali giocatori in futuro. La Coppa Italia che andremo a disputare a Rimini è il giusto premio per i primi 15 anni di questo progetto, ed è per questo che se il merito unico e solo è quello dello Staff Tecnico e dei giocatori di quest’anno, un grazie va a loro, ma allargo i ringraziamenti anche a tutti i ragazzi che dal 1999 ci hanno permesso di arrivare fin qui.”
Michelangelo, che oltre al suo impegno con la squadra ha avuto in parallelo una grande carriera dirigenziale in Alitalia, Eni e ora in Rai, è la dimostrazione lampante di quanto possa essere utile e gratificante fare sport durante gli studi universitari, che richiedono un grande dispendio di energie fisiche e mentali: “Credo che di fondo per fare tutto questo ci debba essere una grande passione, altrimenti non reggi così a lungo. Quello che ho imparato facendo sport e lavorando poi come Team Manager mi ha permesso di portare nel lavoro alcuni valori, come il gioco di squadra, l’importanza del team e quant’altro, e allo stesso tempo ho sempre cercato di integrare nell’Associazione Sportiva quelli che sono i principi gestionali, la valorizzazione delle risorse umane, perché con gli altri Dirigenti abbiamo appunto in comune la passione per lo sport, ma sono molto importanti le nostre esperienze professionali che ci portano ad applicare i concetti del lavoro anche in una società sportiva universitaria come la nostra, dove si respirano i principi di un’azienda vera e propria.”
Anche Riccardo Marzoli, uno degli ultimi arrivati in casa LUISS, parla di quella che è la sua esperienza con la maglia della sua nuova Università, dopo aver conseguito con il massimo dei voti la Laurea in Scienze Politiche e Relazionali Internazionali a Teramo, e dopo una carriera che, nonostante la giovane età (Riccardo è nato nel 1989, nda), l’ha visto grande protagonista anche e soprattutto in categorie superiori. La guardia nata a Chieti, infatti, ha giocato, prima di approdare a Roma, in serie A con le maglie di Teramo e Pistoia, confezionando quasi 100 presenze nel massimo campionato italiano, per poi vivere da protagonista le esperienze in DNA con San Severo e Ruvo di Puglia, prima di scendere di categoria per giocare nel Globo Giulianova la scorsa stagione, il tutto intervallato da molte convocazioni nella Nazionale Under20 guidata da Pino Sacripanti. Riccardo, che come sogno ha quello di intraprendere la carriera diplomatica continuando comunque a giocare a basket fin quando le due cose saranno correlabili, dichiara che la scelta fatta la scorsa estate di trasferirsi alla LUISS è stata vincente sotto ogni punto di vista: “Il modello che ho trovato qui in LUISS mi permette di conciliare i miei sogni con le mie passioni. Quello di cui ero alla ricerca dopo la Laurea era un sistema che mi desse la possibilità di costruire la carriera alla quale aspiro all’interno della diplomazia e delle relazioni internazionali, senza dover però rinunciare alla pallacanestro, sport con il quale sono cresciuto, per il quale ho fatto sacrifici come lasciare la mia casa e la mia città a 16 anni. Troppo spesso si pensa che fare sport ad alti livelli possa precludere l’accesso ad una carriera universitaria di prestigio e che il modello di college americano in cui l’aspetto sportivo è strettamente connesso con quello accademico sia riscontrabile in Italia solo nei telefilm. Nella mia esperienza luissina posso dire di aver sfatato quindi questi falsi miti. Il basket mi ha dato la possibilità di avere accesso ad una borsa di studio, ottenuta dopo aver passato le selezioni estive, che mi permettesse di frequentare un’Università così prestigiosa come la LUISS e di vivere a Roma senza spese. Vivo in un contesto dove ci sono ragazzi straordinari con cui condivido passioni ed aspirazioni, e sapere di poter lavorare quotidianamente per il mio futuro senza dover rinunciare allo sport che amo, continuando a praticarlo ad alti livelli, mi riempie di fiducia e mi dà grandissime motivazioni.”
Venerdì 7 marzo, a Rimini, l’ASD LUISS scriverà un’altra pagina della sua giovane ma già bellissima storia, e siamo certi che Coach Max Briscese e i suoi ragazzi faranno di tutto per provare a scriverne tante altre di gratificanti ed entusiasmanti.
Ecco un video riassuntivo, realizzato da LUISS Tv, di quella che è l’esperienza ASD LUISS: http://www.youtube.com/watch?v=vHk6Ik0ZM04&list=PLk7z8dXpyhPwm4etNBT-0R2cbecijVQKz&index=22
Danila Di Biase
ASD LUISS