Basket Promozione: “Certe luci non puoi spegnerle…”
È svanito solo all’ultima giornata il sogno dell’ASD LUISS di basket militante in promozione che in quel di Orte ha giocato proprio contro i padroni di casa la gara decisiva per la promozione in serie D, perdendo solo allo scadere con il risultato di 89-86.
Una partita oggettivamente non bella da vedere quella andata in scena nel Palazzetto dello Sport di Orte, ma emozionante e giocata in un clima da categorie superiori, tra due squadre che hanno lottato fino alla fine per ottenere la posta in palio: vittoria e promozione. La LUISS, guidata da Andrea Fulgaro e Matteo Pederzoli, e sostenuta da oltre 50 tifosi, non è riuscita ad avere la meglio sull’Arrow Basket, capace di imporsi solo nel finale al termine di una gara in cui nessuna delle due formazioni è riuscita a dare uno strappo che facesse pendere l’ago della bilancia in favore di una o dell’altra. Hanno quindi potuto esulare Bruno e compagni sulla sirena dopo le due triple negli ultimi sette secondi tentati dalla LUISS e letteralmente “sputati” dal ferro, che ha così beffato gli universitari.
È Coach Andrea Fulgaro a parlare il giorno dopo la sconfitta: “Penso che non potevamo chiedere un finale di stagione più entusiasmante, giocare l’ultima partita della seconda fase che valeva la promozione non è da tutti e noi ci siamo arrivati anche dopo un inizio play-off particolare. La sfida con Orte ha mantenuto le aspettative, né noi né loro siamo riusciti a creare un divario reale, quindi è stata una battaglia lunga 40’, dove i nostri avversari sono stati più cinici e precisi nel finale, e noi comunque bravissimi a crederci fino alla fine, fino alle ultime due triple che purtroppo si sono infrante sul ferro. Facciamo i complimenti alla squadra e alla società Arrows Basket per la meritata promozione”
Il Coach luissino fa poi un bilancio della stagione della sua squadra: “La fotografia dell’ultima partita e della stagione è quella di un gruppo vero che ha sempre lottato fino alla fine, facendo vedere che ha quel ‘cuore’ di cui troppo spesso si parla, ma che i ragazzi hanno trasformato in fatti concreti. Peccato per il risultato sportivo, ma sicuramente penso che siano stati 10 mesi assolutamente positivi, perché abbiamo avuto un gruppo di uomini veri, amici prima che compagni di squadra, che nonostante le mille difficoltà logistiche e fisiche è riuscito ad arrivare fino in fondo, perdendo proprio all’ultimo secondo la possibilità di regalarsi la grande gioia della promozione, che suona davvero come beffa per un team così. Il valore di questo gruppo, ereditato dal nostro Michelangelo Schiano di Cola che ci è stato vicino in ogni momento anche quest’anno, va aldilà di qualsiasi risultato sportivo, perché questi ragazzi hanno dimostrato di essere eccezionali soprattutto dal punto di vista umano, non si sono mai risparmiati, hanno lottato per aiutarsi e supportarsi a vicenda e questo è qualcosa che si dà per scontato per una squadra ma che non lo è affatto. Il loro attaccamento alla maglia che è quella della Università che frequentano è qualcosa di veramente super, ma soprattutto commovente se penso che ieri sono venuti ad Orte alcuni ex, come Luca Amico e Marco Menna, che si sono messi in viaggio la mattina da Milano e Bologna solo per stare vicino alla squadra negli ultimi 40 minuti della stagione per poi ripartire poche ore dopo la sirena finale, e credo che questo sia l’emblema della straordinarietà di questo gruppo.”
Fulgaro continua, emozionato e fiero, il racconto della stagione che si è appena conclusa: “Un ringraziamento più che grande, che comunque non basterebbe, va a Matteo Pederzoli che sulle “liste-gara” figura come 2° Allenatore, ma che in realtà è stato più di un vice, una persona eccezionale con cui abbiamo lavorato sempre con grande unità di intenti e soprattutto divertendoci nel fare il nostro lavoro. Il gruppo storico di questa squadra, capitanato da Igor Dattola, le cui lacrime di ieri penso che resteranno impresse nei nostri cuori a lungo e che saranno motivo per essere ancora più determinati da settembre in poi per ottenere ciò che ci è sfuggito solo alla fine, ha dimostrato ai più giovani quanto sia importante l’attaccamento alla squadra, che per questi ragazzi che sono quasi tutti studenti fuorisede, diventa quasi una seconda famiglia e a centinaia di km da casa è fondamentale e speciale avere un supporto del genere.”
Il Coach biancoblu conclude quindi così il suo resoconto: “La possibilità di giocare per la prima volta da quando esiste questa squadra un campionato ‘in classifica’ è stata sempre un nostro stimolo, lo dovevamo a noi ma soprattutto a tutti quelli che negli anni scorsi ci hanno creduto lo stesso fino in fondo, pur sapendo di non poter prendere parte ai play-off, e questo è stato il più grande insegnamento che potessero dare, trasmettendo uno spirito di squadra davvero unico ai ragazzi che sono venuti dopo e che non hanno perso la vera essenza di questa formazione. Ringrazio quindi pubblicamente tutti i miei giocatori per il loro impegno costante tra le tante difficoltà che abbiamo incontrato in corso d’opera, la nostra Dirigenza che ci ha permesso di fare questo campionato, il nostro Direttore Sportivo Paolo Del Bene che ci è sempre stato vicino, e i tifosi che ci hanno seguito durante l’anno ma soprattutto ieri arrivando fino ad Orte per sostenerci fino all’ultimo secondo.”
Danila Di Biase
ASD LUISS