Il nostro anno da Campioni d’Italia
Andrà in scena dal 6 all’8 marzo la seconda edizione del nuovo e riuscitissimo format della Coppa Italia LNP, e la sede che ospiterà la tre giorni di basket e grandi eventi sarà ancora la Fiera di Rimini.
Lo scorso 9 marzo a trionfare, nella stessa città romagnola, furono l’Angelico Biella per la Legadue, la Latina Basket per la serie B e l’ASD LUISS Roma per la serie C. La formazione universitaria, che si qualificò all’ultima fase come outsider in quanto miglior seconda degli 8 gironi della categoria, dopo aver battuto Mestre nei quarti e Catanzaro in semifinale, conquistò la vittoria al termine di una finale straordinaria in cui i biancoblu guidati da Coach Briscese si imposero nettamente sul Campli con il risultato di 85-63, grazie a ben 5 uomini in doppia cifra: Smorto, che poi si è aggiudicato il premio di MVP e Miglior Under della manifestazione, Stijepovic, Anselmi, Kavaric e Marzoli. È proprio quest’ultimo, divenuto in questa stagione Capitano dopo l’addio di Polselli, a parlare a quasi 365 giorni da quella indimenticabile vittoria.
Riccardo, qual è il tuo ricordo immediato di quella giornata storica?
“Il primo ricordo è sicuramente quello di una soddisfazione immensa perché è stato il raggiungimento di un traguardo molto importante che ci ha ripagato tutti gli sforzi fatti nei mesi precedenti, e soprattutto è stata la vittoria di un trofeo molto prestigioso che ha dato luce al progetto LUISS e al lavoro di squadra che abbiamo fatto l’anno scorso.”
Cosa porterai sempre con te dell’esperienza di Rimini?
“Porterò sempre il ricordo di un grande gruppo e di una grande gioia perché tutto si è consumato anche abbastanza in fretta, d’altronde in 3 giorni ti giochi tutto e non hai tempo di realizzare quello che sta succedendo, quando però realizzi ti rendi conto di aver fatto qualcosa di grande, anche perché eravamo sfavoriti essendoci qualificati come secondi rispetto a tutti gli altri, ma abbiamo dimostrato che anche partendo da outsider si possono raggiungere gli obiettivi arrivando in fondo e sul gradino più alto, e credo che questa sia stata per tutti noi una lezione di vita che ci sarà utile anche in futuro. Potersi forgiare del titolo di Campioni d’Italia ti inorgoglisce, è per questo che porteremo sempre dentro quei momenti, quelle tre partite e soprattutto la vittoria finale.”
Qual è stata, secondo te, la chiave per vincere quella manifestazione, che con 3 partite in 3 giorni, a distanza di meno di 24 ore l’una dall’altra, mette a dura prova il fisico e la preparazione psicologica?
“La chiave per vincere è stata rimanere concentrati e avere una panchina lunga con tante rotazioni, avere l’apporto di altri giocatori oltre i 10 tradizionali ci ha permesso di arrivare freschi in una situazione del genere che non si vive praticamente mai durante la stagione regolare. Fondamentalmente credo che il fatto di avere avuto molte opzioni in attacco e una solidità difensiva importante ci abbiano permesso di raggiungere il massimo risultato possibile.”
Quanta carica emotiva dà una vittoria del genere e cosa consiglieresti a chi si appresta a vivere quest’avventura a partire da domani?
“La carica emotiva è grande perché ti dà la conferma che quando lavori bene i risultati arrivano, quando vedi che i tuoi sforzi ripagati da un trofeo del genere non c’è niente di più bello. Per quanto riguarda i consigli che posso dare alle altre squadre, mi permetto di dire di considerare che sono partite secche che si giocano a distanza di 24 ore, quindi di dare sempre il massimo nei 40 minuti e conservare la maggior quantità di energia possibile fuori dal campo. Penso però che sia fondamentale scendere sul parquet con serenità e divertirsi, perché in competizioni del genere la tattica non è la prima cosa da valutare non avendo una settimana per preparare ogni sfida ma solo poche ore, quindi credo che puntare sul sano divertimento misto ad una grande serietà nell’affrontare questa competizione sia quello che dà maggior carica e gli stimoli giusti per arrivare in fondo.”
Ad un anno da quel successo resta nel cuore e nella mente di tutti quelli che vi hanno partecipato e vinto, e di tutti coloro che hanno sostenuto i giocatori in campo, la gioia di una vittoria storica per l’ASD LUISS, che per la prima volta è salita sul tetto d’Italia con grande merito, regalando un’emozione indimenticabile a tutto l’ambiente luissino.
Danila Di Biase
ASD LUISS