LUISS Sports Talk 4.0: Niccolò Campriani in LUISS

  • 10 febbraio 2017

Il pluricampione olimpico Niccolò Campriani giovedì 9 febbraio è stato ospite della LUISS Guido Carli per un focus group con una selezione di atleti dell’Associazione Sportiva LUISS in occasione del primo appuntamento di “LUISS Sports Talk 4.0” andato in scena nel LUISS Loft della sede di viale Romania.

Campriani, che ha vinto le Olimpiadi di Rio 2016 e Londra 2012 nel tiro a segno specialità carabina e che si è laureato nel 2011 in Ingegneria Manageriale alla West Virginia University, ha raccontato agli studenti della LUISS della sua esperienza come studente-atleta negli Stati Uniti d’America, e di tutto il lavoro che si cela dietro ogni successo, ma anche dietro ogni fallimento: “Le medaglie conquistate in 16 anni di carriera le conserva mia madre, ciò che per me più conta è il percorso di vita fatto in tutti questi anni, l’uomo che sono diventato” le parole del campione olimpico.

“È bellissimo vedere il LOFT LUISS che comincia ad animarsi anche con i protagonisti dello sport – dichiara Giovanni Lo Storto, Direttore Generale della LUISS Guido Carli  che trasmettono ai nostri ragazzi attraverso le loro storie e le loro esperienze, il valore dell’impegno, della fatica e della passione, che anima i successi ma anche le sconfitte dei grandi atleti, come Niccolò Campriani. Con la sua esperienza Niccolò ci ha fatto toccare con mano tanto l’importanza del sacrificio quanto la soddisfazione del risultato, un insegnamento utile per i nostri studenti.

Niccolò è un ragazzo che mi ha affascinato sin da subito – il commento di Paolo Del Bene, Direttore Sportivo dell’ASD LUISSperché ha iniziato un percorso di studi in Inghilterra per poi proseguirlo negli Stati Uniti, e che vuole fare una sorta di rivoluzione copernicana in Italia, cioè riuscire a portare il modello della Dual Career per gli studenti anche nel nostro Paese. Oltre a questo, che è un obiettivo che condividiamo totalmente con il progetto sportivo della LUISS e con la nuova LUISS Sport Academy, quando ci siamo incontrati per la prima volta ci siamo confrontati anche sul tema della gestione dell’ansia da prestazione, del tempo libero e della preparazione che poi porta al successo, e credo che il suo bagaglio di esperienza possa essere per questo molto importante per i nostri studenti-atleti.”

campriani2Campriani, doppia medaglia d’oro a Rio 2016, ha parlato dunque agli studenti dell’importanza delle motivazioni e il saper gestire la pressione psicologica che deriva da ogni allenamento e da ogni gara: “Lo sport che faccio è una questione di fisica, di cuore e di testa, e per me la priorità ogni volta che tiro al poligono, così come ogni volta che gareggio, resta sempre quella di scendere dalla pedana senza rimpianti, sapendo di aver dato tutto, a prescindere dalla classifica e dal risultato finale”.

Niccolò Campriani, che a Pechino 2008 ha sbagliato l’ultimo e decisivo colpo, ha poi parlato di quanto siano importanti le sconfitte: “È fin troppo facile pensare che le medaglie di Rio e Londra siano state le cose più importanti della mia vita, ma sono molto onesto nel dire che ciò che ciò che mi ha cambiato di più è stata l’Olimpiade di Pechino, perché senza quella sconfitta sono assolutamente certo che non avrei vinto le successive due Olimpiadi, quindi è stata quella l’esperienza più importante della mia vita sportiva. Dopo la delusione ho analizzato subito cosa fosse andato male, ho riflettuto su che cosa avrei potuto fare di diverso, perché non si può pensare che le cose si sistemino da sole: ho fatto un errore e ho quindi esaminato la preparazione fatta in tutti i mesi che hanno proceduto quel momento, perché le gare non si vincono davanti a milioni di spettatori, ma nel silenzio del poligono ogni giorno ed ogni notte per 4 anni.”