Studenti atleti, sbagliando si impara…

  • 14 giugno 2018
“Chi sbaglia meno vince!”: quante volte abbiamo sentito questa frase, così vera ad ogni livello eppure tanto banale e quasi inutile se non se ne approfondisce il concetto. Spesso gli studenti atleti, di fronte ad una sconfitta o un errore sono portati ad attribuirne la causa a fattori esterni. È importante lavorare sulla serena assunzione di responsabilità e capire quanto i nostri atteggiamenti e le nostre parole condizionino tale processo.
Un errore arbitrale, un campo malmesso, una tattica del mister o del coach non condivisa… Sono molte le variabili coinvolte nella prestazione e non tutte sono sotto il controllo del giocatore. Ma in che percentuale quest’ultime condizionano la performance?
Attribuire la colpa a fattori esterni non è utile, perché se è vero che bisogna essere consapevoli e riconoscere che ci sono stati dei fattori che hanno condizionato la prestazione, è fondamentale imparare che attribuire la causa dei propri errori o della prestazione scadente a qualcuno o qualcosa di esterno è sbagliato.
Gli studenti atleti, nello sport così come nello studio, devono imparare ad assumersi la responsabilità della prestazione e capire che le loro azioni sono in gran parte sotto il loro controllo.
Ammettere di aver sbagliato è cosa facile se si ha innanzitutto un rapporto sereno con l’errore. In seconda battuta, l’atleta si assume la responsabilità di quanto succede se l’errore stesso non intacca la fiducia nelle proprie possibilità; l’atleta sa che si sta impegnando e sta lavorando per migliorarsi e incidere sulla prestazione di squadra, quindi guarda con rabbia costruttiva e voglia di riscatto ciò che non è andato bene.
I giocatori possono facilmente imparare a trovare scuse preservando in questo modo la loro immagine e facendoli sentire in pace con se stessi. Ma solo in apparenza. Per quanto il meccanismo sia inconscio, ognuno di noi è in fondo ben consapevole di come ha giocato. Coloro che trovano alibi sono spesso giocatori insicuri, con scarsa resilienza, poco inclini quindi a mettersi in discussione e a lavorare sodo per migliorarsi.
Gli studenti atleti devono imparare la responsabilità nel gioco individuale e di squadra, perché solo attraverso il gioco di squadra in cui tutti si sentono responsabili dell’errore, ma in diritto di commetterli, si può portare a casa una prestazione vincente.