Calcio Promozione, un ko che vale una vittoria!
A prima vista potrebbe sembrare una sconfitta come tante, anzi, ci starebbe anche, dopo molte vittorie. Si è giocata una gara a viso aperto al Fabrizi di Morena, che ha visto diversi ribaltamenti di fronte, ed infine la vittoria dei padroni di casa, solo allo scadere, con un gol di Muzzi.
La Lupa Frascati si aggiudica così i tre punti nella sfida interna con la nostra formazione, allenata da mister Rambaudi, sconfiggendola per 3-2.
Ma il campo racconta una partita diversa, racconta una storia di amore vero verso il calcio, racconta una passione per l’etica sportiva e per i veri valori. La cronaca è semplice, nel primo tempo il solito De Vincenzi sblocca il risultato, poi nella ripresa pareggia Cesaretti e Sebastiani porta i locali sul raddoppio. Ancora De Vincenzi trascina la LUISS sul 2-2, ma è qui che la storia prende il posto della cronaca, qui che i valori etici incarnati dalla squadra universitaria scendono in campo: si parla infatti di un gesto da veri sportivi, che mister Rambaudi e i ragazzi non hanno esitato un attimo a compiere.
Dopo che De Vincenzi aveva messo a segno la rete del 2-2 (nei minuti dell’extra time) recuperando un pallone che il portiere avversario voleva mandare in fallo laterale per consentire il soccorso di un compagno, il mister ha chiesto ai suoi calciatori di “subire” il gol della sconfitta, e con grande spirito etico i nostri studenti atleti hanno compreso e accettato.
«Per me è stato un gesto spontaneo, e credo unico, fatto con la coscienza di un uomo di sport. So che per i ragazzi non è stato facile accettarlo, perché ci siamo giocati il primo posto in classifica e il pareggio sarebbe stato meritato». ha dichiarato ai giornalisti il nostro mister.
Ma il risultato, per chi ha giocato tanti anni in A e in campo internazionale, non sempre è tutto. «Spero di vedere presto questi gesti anche su altri campi: sarebbe giusto per i valori che lo sport esprime. E sarebbe bello anche poter educare un po’ tutti in questo senso. E se poi c’è qualcuno che non capisce, pazienza».