Basket Serie B, Giorgio Di Bonaventura suona la carica: “Darò il massimo, un privilegio studiare e giocare in Luiss”

  • 30 luglio 2021

Giorgio Di Bonaventura è il primo colpo di Basket Serie B. La squadra di coach Paccariè si sta rinnovando profondamente e l’ex cestista di Teramo contribuirà alla rifondazione del gruppo. Visto il curriculum di tutto rispetto, avrebbe potuto giocare praticamente ovunque. Eppure ha scelto la Luiss, perché oltre che sul parquet è molto quadrato anche nella vita. Non pensa solo all’oggi né solo al basket, ma guarda al futuro con mente aperta e lungimiranza. Da ottobre, frequenterà il Master “Corporate Event: Management, PR and Communication” della Luiss Business School, sicuro che possa aiutarlo a garantirgli una carriera professionale nel mondo della comunicazione.

Giorgio, quali sono i motivi che ti hanno portato a scegliere la Luiss?

Questa Università rappresenta la soluzione migliore per portare avanti, contemporaneamente, un percorso di alto livello in ambito sportivo e accademico. La Luiss è una realtà rilevante, in Italia e in Europa: ha una storia notevole, sia come istituzione che dal punto di vista cestistico. Sono molto contento di avere il privilegio di studiare e giocare in Luiss. Darò il massimo.

Nella tua decisione ha inciso anche l’amicizia con Francesco Faragalli, ex cestista di Basket Serie B?

Certamente: lui mi ha parlato benissimo della Luiss, confermando le mie impressioni positive. Essendo stato uno studente-atleta dell’Ateneo per 5 anni, mi ha convinto di aver preso la decisione giusta.

Quali sono le tue aspettative per la prossima stagione, in campo e tra i libri?

Mi aspetto di trovare una struttura organizzata, ricca di professionisti che ho già avuto modo di conoscere e apprezzare. Giocare a Roma è anche un motivo ulteriore di felicità: è la Capitale, fare bene qui ha una risonanza diversa che in qualunque altra città d’Italia. Sul piano sportivo, arrivo in punta di piedi in un contesto nuovo, perciò farò di tutto per mettermi a disposizione della squadra. Sono un giocatore duttile, mi applico al massimo per aiutare gli altri e prendermi le mie responsabilità.

Riavvolgendo il nastro, hai già alle spalle tornei di altissimo livello: ci racconti l’esperienza con la Nazionale di basket 3X3?

Ho partecipato a tre tappe di Nations League e al Mondiale con l’Under 23. È stata l’esperienza più bella della mia carriera e, probabilmente, quella della mia vita di cui vado più orgoglioso. Rappresentare la propria nazione in tornei del genere è qualcosa a cui tutti i giocatori aspirano.

Anche a livello professionale, hai già avuto esperienze rilevanti…

Sono stato il sales manager di Sian, azienda di cui è Co-Founder Francesco Faragalli. La divisione di cui mi sono occupato io commercializza prodotti destinati alla sanificazione fissa e mobile dell’aria. Purtroppo, siamo stati limitati nell’organizzazione degli eventi a causa della pandemia, ma questo percorso mi ha permesso di capire molte cose e ha influito sulla scelta del Master.

Studierai “Corporate Event: Management, PR and Communication”, cosa ti piacerebbe fare in futuro?

Mi piacerebbe lavorare nella comunicazione, gestire i rapporti con i clienti, organizzare eventi. Il Master è frutto di una decisione ponderata: ho parlato con persone che hanno seguito il corso e ho ricevuto tanti feedback positivi. Credo che sia in linea con i miei interessi e le mie qualità. Mi può dare molto, continuerò a costruire il mio futuro.

L’amore per la comunicazione si lega a quello per il cantautorato: ci parli della tua tesi triennale?

Ho dedicato il mio lavoro finale al rifacimento musicale dell’”Antologia di Spoon River” da parte di Fabrizio De André. Il suonatore Jones rappresenta un modello di vita, fa musica per far star bene le persone. Il basket è così per me. Provo per la pallacanestro una profonda riconoscenza: devo tutto a questo sport, mi ha permesso di crescere dal punto di vista umano. Ho fatto esperienze che mi hanno formato, permettendomi di imparare tanto e di essere la persona che sono oggi.

Ringraziamo Giorgio e gli facciamo un grande in bocca al lupo per le sue due carriere!