“Uno contro Uno”: Francesco Gellera di Basket Serie B si racconta a Radio Luiss

  • 12 ottobre 2021

Francesco Gellera, veterano di Basket Serie B, è stato il primo ospite di “Uno contro Uno“, programma radiofonico che va in onda ogni mercoledì dalle 15:30 alle 16:30 su Radio Luiss. Il format prevede che un nostro studente-atleta racconti la propria esperienza all’interno dell’Università. Entrato a far parte del roster ben quattro anni fa, Gellera è il giocatore più “anziano” della squadra, visto che è nato nel 1997.

Francesco, partiamo dall’inizio: com’è nata la tua storia con l’Università?

Nel 2017, ho partecipato a un provino per far parte della squadra. Sin da piccolo, volevo giocare a pallacanestro ad alti livelli, ma coltivavo l’ambizione di laurearmi. Ho completato il percorso triennale in Economia e a breve inizierò il Master in Food and Wine presso la Luiss Business School.

Purtroppo per un po’ starai lontano dal parquet…

Nell’ultima partita della scorsa stagione, ho subito un grave infortunio: la rottura del legamento crociato. Adesso sto meglio, sto ultimando il recupero senza forzare i tempi. Non vedo l’ora di tornare in campo.

Torniamo indietro alla tua infanzia: dov’è iniziato l’amore per il basket?

Sono di Conegliano, vicino Treviso. Lì, durante la seconda elementare, ho iniziato a giocare a pallacanestro. Ho fatto qualche anno nelle giovanili della Benetton Treviso, poi la società è fallita e son tornato a casa, ripartendo dalla Serie C. Ho iniziato l’università a Venezia, poi ho ricevuto un’importante proposta da Forlì per giocare in A2 e ho preferito concentrarmi sullo sport.

Gellera

Tifi per qualche squadra in particolare nel basket? Segui altri sport?

In Serie A tifo per Treviso, viste le mie origini, in NBA invece Memphis. La scelta della squadra americana non ha una vera e propria spiegazione: mi piaceva il logo e quindi è nata questa simpatia. Sono tifoso del Milan e, se gli impegni me lo permettono, non mi perdo una partita dei rossoneri.

Il cestita preferito?

Senza dubbio, Pau Gasol. In suo onore ho scelto il numero 16, in più gioco anche nel suo ruolo.

Raccontaci la tua routine quotidiana: sul fronte universitario, bisogna sudare come in campo?

Decisamente, seguo tutte le lezioni e cerco di prendere parte alle tante opportunità extra scolastiche che la Luiss offre. Dal martedì al venerdì, la sera siamo in palestra e due giorni a settimana abbiamo allenamento anche al mattino. Il coach e lo staff ci danno libertà nell’organizzare il nostro tempo per studiare: abbiamo l’obbligo di dare il massimo sui libri.

Come passi il tuo tempo libero? 

Il mio hobby preferito è leggere. Amo i libri sportivi ma anche i romanzi. Poi, mi piace tantissimo la musica: ascolto tutti i generi, anche se preferisco il rap. La musica mi accompagna in tutta la giornata, suonavo anche la chitarra ma adesso sono anni che non la prendo più in mano. Mi piacerebbe riprendere perché mi rilassa molto.

Gellera

Parlaci dei tuoi compagni: chi è il più simpatico? E il più studioso? Quello più social?

Il più simpatico è facile, perché è il più conosciuto della Luiss: ovviamente Domenico D’Argenzio. Il capitano Marco Pasqualin, che sta finendo la magistrale, è sicuramente in cima alla classifica degli studiosi. Giorgio Di Bonaventura, invece, è quello con maggior seguito sui social.

Che gruppo si è creato quest’anno?

Molto bello. Viviamo tutti nella stessa residenza, seppur in appartamenti separati, quindi è come una seconda famiglia. Condividiamo non solo i momenti dentro al campo, ma anche tutto il resto.

Ormai vivi qui da quattro anni: sei legato a Roma?

Della città mi sono innamorato, nonostante viverci abbia i suoi lati positivi e i suoi aspetti negativi. I primi anni mi sono veramente divertito. Il mio piatto romano preferito è la carbonara, se invece devo scegliere un posto che mi piace tanto dico il Giardino degli Aranci.