Calcio Eccellenza: parola a Lorenzo Langellotti, il portiere laureando in Economia e Management

  • 14 dicembre 2021

Quello del portiere, è un ruolo delicato. Lo sa bene Lorenzo Langellotti che, dopo una lunga esperienza al Montespaccato, ha deciso di difendere la porta di Calcio Eccellenza. Scegliere di studiare Economia e Management alla Luiss, per lui, è stato semplice, visto cha ha sempre dato tanto peso alla sua formazione.

Partiamo dal campo: cosa significa giocare una partita stando sempre in porta? Cosa pensi del ruolo particolare che ricopri nella squadra?

È un ruolo delicato, perché comporta responsabilità maggiori. Il peso psicologico, indipendentemente dalla categoria, è più alto rispetto ad altri ruoli: se sbaglia il portiere, tutti ne pagano le conseguenze.

Passiamo ai libri: quale corso di studi stai seguendo? 

Sto frequentando la triennale in Economia e Management: sono al terzo anno e mi sto trovando molto bene. Sono stato indirizzato da mia madre, che è una commercialista e, quindi, mi ha suggerito questa facoltà. Poi, con il risultato positivo dei primi esami, ho capito che stavo facendo quello che mi piaceva.

Lo sport ha, in qualche modo, influito sulla tua scelta?

Non particolarmente, perché mi sono sempre detto che avrei dovuto aspirare al massimo per la mia istruzione. Ho cercato di portare avanti le due carriere allo stesso livello, senza mai preferire l’una all’altra.

C’è uno sportivo a cui ti ispiri in particolare quando scendi in campo?

Per il mio ruolo, mi piace molto Alisson Becker, numero 1 del Liverpool ed ex Roma. È uno dei portieri più forti al mondo. Dal punto di vista della mentalità, mi ha colpito Pietro Mennea, anche perché mio zio ha avuto l’onore di allenarsi insieme a lui. Lo ritengo una delle figure più importanti della storia dello sport italiano

Hai militato anche nel Montespaccato: cos’hai lasciato lì e cosa hai trovato in Luiss?

Ho militato nel Montespaccato per quattro anni: sono entrato che non ero nemmeno diciottenne e ne sono uscito che ero avviato in un percorso di studi e quasi lavorativo. Ho tanti bei ricordi, così come anche piccole delusioni, legate per lo più al campo di gioco. Posso, però, dire che è stata un’esperienza molto formativa. Qui in Luiss c’è sicuramente una ineguagliabile attenzione al duplice percorso sportivo e accademico per un ragazzo della mia età. Questo conta molto.

Qual è l’insegnamento più prezioso che ti ha dato quest’esperienza?

Riprendo quanto detto prima: un insegnamento di vita, di opportunità e di contesto. Qui si può praticare uno sport a livello agonistico e, allo stesso tempo, avere una formazione di qualità.

Ringraziamo Lorenzo Langellotti, a cui facciamo un grande in bocca al lupo per la sua Dual Career.