Le pagelle della Luiss Basket
Per concludere la stagione, e per farci due risate, ecco le assolutamente non attendibili e non richieste pagelle di fine anno della Luiss Basket.
Allodi:
Bologna, Mantova, Agrigento,Torino: sono solo alcune delle potenziali città in cui il nostro Giovanni, studente del Master in Food & Wine Business, potrà concedersi qualche degustazione tra una trasferta e l’altra. Il nostro esperto enogastronomico preferito sta già affilando forchetta e coltello ed è solo questo il vero motivo della sua gioia Domenica. Giovannone orto e cucina
Barbon:
29 di media. No, non sono i punti (seh, magara) ma la media voti del nostro piccolo genietto. Una vita divisa tra triple e libri, quantomeno curioso. Secchione
Busca:
Un ragazzo timido ma che, dopo un po’ di tempo, si è sentito parte integrante del gruppo grazie all’aiuto dei veterani. Ad ogni modo, a soli 20 anni, può già vantare una promozione in A2. Turbo diesel
Converso:
Tanta sfortuna per il nostro Converso, impegnato nel recupero del grave infortunio al crociato. Mai una parola fuori posto e tanta voglia di far parte di questo gruppo fantastico, nonostante alcune difficoltà nel fare la doccia negli spogliatoi a causa dell’altezza. Hagrid
D’Argenzio:
Il motorino della squadra. Corre e sfreccia via, alcuni avversari ancora lo stanno cercando. Altro che medaglia d’argenzio, qua abbiamo sfrecciato verso la A2 con l’oro in mano! Scugnizzo di Roma Nord
Di Bonaventura:
Da “chef” Curry a “Sceriff” Dibbo il passo è breve. Anche le percentuali sono un pizzico diverse rispetto all’alieno di Golden State ma il nostro sceriffo si è messo in mostra durante tutto l’anno con prestazioni, sia offensive sia difensive, di livello. In grado di ricoprire più ruoli e di svolgere più compiti, sarà uno di quelli che ci mancherà di più il prossimo anno. Quando guarderemo il sole sorgere, penseremo a te, dalla terra del Sol Levante. Arigatò Giorgio
Fallucca:
Gli eroi più belli sono quelli con la barba. Per nascondere le generalità, per mimetizzarsi nell’ombra: per non mostrare emozioni nei momenti decisivi. Fallu ci ha portato al trionfo grazie a dei canestri decisivi ed inimmaginabili. Gigi Datome de noartri
Invernizzi:
Con questo nome poco adatto agli intolleranti al lattosio, Invernizzi si è contraddistinto per l’estrema disponibilità e per il bel rapporto con i poveri arbitri. Sempre il primo a difendere i compagni in difficoltà, la verve polemica è un requisito da mettere nel suo CV. Opinionista
Jovovic:
Il gigante buono. Un ragazzo molto posato e timido ma che in campo si trasforma e diventa un leone. Dr. Jeckill e Mr. Jovovic
Legnini:
Sempre preciso al campo di allenamento, impossibile possa vestirsi non in palette. Legno è pronto a sfilare in giro per l’Italia con il logo AS Luiss sul petto: proverà a smerciare merchandising Luiss in ogni regione esistente. Aoo la vuoi ‘sta maglietta?
Murri:
Il capitano. Cresciuto a pane e arrosticini è arrivato fin qui: una dieta unica per un capitano unico. L’ultimo a mollare, ci hanno emozionato le sue lacrime di gioia al fischio finale. Romantico
Pasqualin:
Tanta intelligenza, leadership ma anche tanta qualità. Ormai da tanti anni in Luiss non perde mai occasione per mostrarsi lucido e brillante. Chanteclair: alla pulizia di ogni pallone
Perotti:
Sotto canestro? Nessuna pietà (semicit). Al primo anno tra i grandi, Perotti ha stoppato qualsiasi cosa gli passasse davanti: tiri, avversari, compagni, auto. L’hanno visto fuori dal PalaLuiss al posto del semaforo. Ausiliare del traffico.
Tolino:
In ogni gruppo sociale che si rispetti, c’è sempre bisogno dell’amico in grado di riparare qualsiasi oggetto tecnologico. Data l’altezza può cambiare i led della vostra casa senza bisogno di una scala. Tolinoservice, al servizio della Luiss
Zini:
Il capello più bello dello spogliatoio Luissino. Sempre in ordine, sempre preciso: pronto per Hollywood, altro che A2. Culturista