Dal tatami ai banchi universitari: Chiara Tagliafierro si racconta

  • 6 marzo 2024
Classe 2004, la karateka Chiara Tagliafierro vanta già un notevole palmarès di vittorie a livello internazionale. Come Luiss Top Athlete è un esempio di talento e determinazione, in grado di dimostrare a sé stessa e agli altri la sua capacità di dare il massimo in ogni situazione, dal tatami ai banchi universitari.

Chiara, che rapporto hai con la scaramanzia? Quali sono i tuoi rituali o abitudini prima di una competizione o prima di un esame?

I romani dicevano “age quod agis”, fai bene ciò che fai, e personalmente sono abbastanza scaramantica. Ho una routine ben solida e precisa che ormai da anni mi aiuta quando devo prepararmi per le gare e, da quando ho iniziato l’università, anche per gli esami. Da scaramantica però non posso rivelare il mio rituale ma a livello psicologico mi prepara a tutte le variabili, anche al temuto cigno nero – quella variabile inaspettata che non si può immaginare – e così facendo riesco a sentirmi più sicura di me quando devo affrontare una grande sfida, che sia un incontro importante o un esame universitario.

Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione sportiva e per questo anno accademico?

Sto lavorando molto e insieme ai miei coach ci siamo prefissati di dare il massimo per restare al primo posto nel ranking nazionale, nel mentre però punto anche a salire di posizione nel ranking mondiale della mia categoria, nella quale ora sono nella top ten.
Dal punto di vista accademico, ho da poco concluso il primo semestre di Politics Philosophy and Economics superando i sei esami che avevo nel piano formativo con ottimi voti. Nel secondo semestre spero di aumentare la mia attuale media del 29, mi piacerebbe raggiungere il massimo.

Essere un’atleta impegnata a livello internazionale e allo stesso tempo una studentessa universitaria richiede una grande concentrazione. Come hai imparato a bilanciare questi due aspetti della tua vita?

Io pratico un’arte marziale, il karate, e questa disciplina mi ha aiutato molto nella vita in generale. Il seguire le regole, la costanza, la determinazione sono solo alcune delle cose che ho imparato dal mio sport ma ovviamente le applico in tutti gli ambiti della mia vita, anche a livello accademico.

Ho sempre praticato sport, fin da bambina, ma crescendo ho dovuto fare delle rinunce perché ne praticavo ben 6 e ovviamente iniziava a diventare una situazione un po’ difficile da gestire quindi ho fatto una scelta e ho continuato solamente il karate. Bilancio lo studio allo sport da sempre ed è così facendo che ho imparato un’altra soft skill importantissima nella vita e nel mondo del lavoro: la gestione del tempo. È questo il fondamentale segreto per riuscire a fare tutto. La sfida più grande resta quella di non portare solo la mia carriera sportiva ai massimi livelli ma anche quella universitaria, bilanciare in modo equo le due attività.

Qual è il ricordo più bello che associ alla tua doppia carriera?

Credo che tutto il 2023 sia un bel ricordo, un anno particolare che mi ha segnato in positivo nel quale ho portato a termine tantissimi obiettivi che mi ero prefissata.
Mi sono diplomata, mi sono iscritta all’università e ho affrontato i primi esami universitari della mia vita. Nella mia carriera sportiva invece su venti gare in tutto il modo sono salita su 16 podi che, a un livello internazionale, mi rende molto orgogliosa perché sento di portare in alto i colori dell’Italia e della Luiss, che rappresento.

Quale consiglio daresti agli altri studenti-atleti che vorrebbero seguire le tue orme? E agli studenti che non praticano attività sportiva?

Consiglierei loro di iscriversi in Luiss. Oltre ad essere un prestigioso Ateneo riconosciuto in tutto il mondo, è un Ateneo che crede molto nell’importanza dello sport e che ti supporta nel tuo percorso sportivo ponendolo al pari di quello accademico. Non è affatto scontato e l’incentivo che questo supporto offre permette di proseguire in parallelo le carriere con la giusta serenità e concentrazione. Il programma Top Athlete di cui faccio parte, d’altro canto, è molto severo e tra i requisiti che richiede c’è il raggiungimento di ottimi risultati accademici. Questo è un ulteriore incentivo per noi perché ci sentiamo spronati a non mettere da parte lo studio ma di impegnarci sempre al massimo anche sul lato accademico.

A chi non pratica attività sportiva non posso che consigliare di iniziare a farlo! So bene quanto possa essere difficile in alcuni casi, soprattutto in periodo di sessione d’esami, ma ritagliarsi del tempo al di fuori per fare un po’ di attività è importante e aiuta molto a scaricare lo stress e a essere più concentrati. Non è necessario un livello alto, basta anche fare un po’ di esercizio a casa.