LUISS, la “Magia” di una finale
Il calcio è una metafora di vita, una passione trasversale che unisce o divide e quello che può apparire comunemente come un gioco riesce a smuovere gli animi, portare gioia, tristezza, unione e rabbia. Chi sceglie di fare il calciatore, anche se non diventa famoso, lo è sempre e per sempre, per il senso di appartenenza, per il sentirsi famiglia con i compagni e per una sorta di “Magia” che unisce in un cuore solo e che porta a raggiungere i traguardi desiderati.
Per raccontarci questa magia e i suoi traguardi oggi abbiamo scelto il capitano della squadra di calcio ASD LUISS, Andrea Costagliola, che insieme ai suoi compagni, guidati da Mister Rambaudi, ha centrato un’obiettivo davvero importante per la stagione: la finale di Coppa Lazio, che si giocherà domenica 21 maggio alle ore 16,00 al Campo Superga di Ciampino.
Andrea, quando è iniziata la stagione, quali erano i vostri traguardi, gli obiettivi che vi eravate prefissi?
Quest’anno, così come quelli precedenti, abbiamo basato gli obiettivi della stagione sui concetti crescita e di sviluppo individuale e collettivo. Crescita in termini di classifica, in quanto cerchiamo sempre di migliorare le prestazioni ed i risultati dell’anno precedente, ma crescita anche dal punto di vista umano. L’obiettivo della squadra è quello di rappresentare un strumento ed un volano di crescita individuale per ogni componente del gruppo, permettere ad ognuno di diventare parte integrante di un ambiente che lo rispetti, che lo capisca, che gli sia vicino nelle scelte, che lo faccia stare come in famiglia. In sostanza, miriamo ad agevolare la crescita individuale di ciascun componente della squadra per consentire, di conseguenza, un miglioramento che possa poi dirsi collettivo. È un risultato questo che, nel corso dell’anno, è stato certamente raggiunto.
John Gregory, calciatore ed allenatore, diceva che gli attaccanti vincono le partite, le difese i campionati… quanto c’è di vero per voi?
Sicuramente abbiamo subito dei gol evitabili, in molte partite abbiamo peccato di concentrazione e questo ha penalizzato anche la nostra posizione in classifica, ma preferisco sempre parlar di collettivo e non di singoli reparti, in quanto i primi difensori sono i nostri attaccanti.
Ora raccontaci del clima nello spogliatoio in questi giorni prepartita, come state vivendo questo momento…
Tutto il gruppo, inteso come dirigenti e calciatori e tutti quelli che fanno parte del progetto, si è inevitabilmente compattato ancor di più dopo i risultati ottenuti in Coppa Lazio, che ci hanno consentito di raggiungere il traguardo della finale. Abbiamo provato a mantenere alta la concentrazione negli allenamenti e a stare insieme più tempo possibile anche fuori dal campo. C’è ovviamente entusiasmo misto ad una sana tensione per la partita del 21 che rappresenta certamente uno dei punti più alti del percorso compiuto dalla LUISS Calcio nella sua storia. Stiamo vivendo dei giorni intensi e carichi di emozioni e tutto ciò non può che essere uno stimolo per tutti a dare il massimo fino alla fine.
In conclusione, aspettando il giorno della finale, ci viene in mente una frase di Albert Camus: “Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio”, perché comunque vada, la “Magia”, domenica 21, unirà tutti in un cuore solo! Forza LUISS