Giorgia, Matteo e Ludovica: studenti-atleti alla ricerca dell’impresa!
In occasione della UNIBOAT RACE ROMA 2017, che si svolgerà Sabato 28 ottobre dalle ore 15:00 tra le università LUISS e Foro Italico, Giorgia Pelacchi, Matteo Stefanini e Ludovica Serafini, canottieri di fama mondiale e studenti atleti della nostra prestigiosa università, ci hanno rilasciato alcune dichiarazioni in merito a questo importante evento.
Ai tre atleti sono state sottoposte domande diverse tra loro in base alla loro esperienza sportiva ed accademica.
La prima a raccontarsi è Giorgia Pelacchi: “Per la prima volta la UNIBOAT RACE vede la LUISS impegnata in questa manifestazione organizzata in collaborazione con il Foro Italico. Quali sono le tue sensazioni al riguardo?”
“Come prima cosa sono entusiasta di partecipare a questa manifestazione. Le mie sensazioni sono molto positive, perché con questa nuova collaborazione lo sport è una realtà che si avvicina sempre più al mondo universitario e quindi al sistema scolastico italiano che, nei confronti dello sport, non sempre ha manifestato una cosi grande apertura. Spero quindi che questo sia solo l’inizio di qualcosa di grande, e che le altre università possano prendere la LUISS e il Foro Italico come punto di riferimento ed esempio”.
Abbiamo chiesto invece a Matteo Stefanini, che è stato uno dei primi fruitori della borsa di studio LUISS per lo sport, di raccontarci le sue sensazioni nell’essere uno studente-atleta e quali aspettative e progetti abbia in vista del conseguimento del Master in Business Administration.
“Essere studente per un atleta professionista non è mai semplice, per molti motivi legati a problemi sia logistici che di calendario, ad esempio gare che intercorrono con il percorso di studi. Anni fa, dopo la laurea triennale, provai a fare il test in specialistica alla LUISS, che passai e provai a richiedere la borsa di studio ma a quel tempo trovai problemi in quanto per l’università sul mio sport ( canottaggio) non erano ancora attive borse di studio perciò decisi di fare la specialistica altrove. Lo scorso anno conobbi il professor Paolo Del Bene, grazie al quale è nata la proposta di una possibile borsa di studio, potendo dare il mio contributo ed esperienza al progetto Canottaggio LUISS.
Ho accettato ben felice e adesso mi trovo a fare da capitano a questa grande squadra di canottaggio! Posso dire che le mie sensazioni sono di grande entusiasmo e invidia “a fin di bene” nel vedere giovani ragazzi con questa enorme possibilità per far andare sport e studio di pari passo. Nel mio sport conta molto l’esperienza e la costanza,quindi, partiti adesso con questo progetto, con la giusta pazienza potremmo fare grandi cose.
Ho deciso di fare il Master MBA proprio perché è il percorso formativo più importante e difficile che ci possa essere. Le mie ambizioni per questo percorso, come quelle di atleta, sono altissime, proprio perché lo sport mi ha insegnato che per ottenere qualcosa di buono devi puntare al massimo, viceversa se punti solo al buono rischi di non avere nemmeno una cosa appena sufficiente! Il Master mi permette di avere una mentalità aperta a 360 gradi e avere la possibilità di conoscere persone che mi possono arricchire ed aiutare a trovare la strada più giusta per me”.
Infine Ludovica Serafini ci ha spiegato quali sono le sue aspettative sia in ambito accademico che in riferimento specifico all’evento: “Con la borsa di studio messa a disposizione dalla LUISS, hai la possibilità di eccellere nello sport che ami e di mostrare il tuo talento anche in un percorso accademico di prim’ordine come quello offerto dal nostro Ateneo. Quali valori dello sport pensi di poter ritrovare e applicare nel tuo percorso di studi? Cosa ti aspetti dalla UNIBOAT RACE?”
“Con la borsa di studio qui alla LUISS ho la possibilità di centrare due obiettivi: quello di eccellere nel mio sport e allo stesso tempo quello di potermi creare le basi per una carriera dopo lo sport. La vita di uno sportivo di alto livello è molto dura, richiede un impegno fisico e mentale al 100% e per questo motivo la maggior parte di noi, non riuscendo a mantenere anche l’impegno accademico, decide di terminare i propri studi dopo il liceo, sperando di avere la possibilità di entrare in un corpo militare per poter continuare la carriera sportiva in una sorta di tranquillità economica.
Questa borsa di studio mi sta dando l’occasione di poter scegliere la mia vita, di potermi realizzare. Penso che quando una persona sente che sta trovando la propria strada, come sta succedendo a me, sente anche di essere motivato al massimo, di avere delle energie innate, e quando arriveranno i momenti difficili perché sarò sotto gara piuttosto che sotto esame, sarò pronta a dare il massimo. Avere un altro scopo al di fuori dello sport mi aiuta ad avere una vita moto organizzata, molto piena, un po’ frenetica e a volte devo fare delle rinunce, non voglio chiamarli sacrifici, perché sono io che scelgo.
Come nello sport, dove so che se faccio bene il mio allenamento, sempre al meglio delle mie possibilità, in gara posso raggiungere il mio obiettivo, so che se faccio il mio dovere di studentessa riuscirò a raggiungere anche quello accademico; è tutta una questione mentale, è la testa che fa la differenza.
Sono molto emozionata di partecipare alla UNIBOAT RACE, in primo luogo perché sento davvero di far parte della mia università e quindi avere l’occasione di poterla rappresentare in un evento sportivo mi rende molto orgogliosa, e allo stesso tempo si tratta in questo caso di andare a sfidare l’ateneo di cui facevo parte prima di intraprendere il mio percorso di studi qui alla LUISS e quindi sono molto motivata a dare il massimo.
Sembra quasi di prendere parte ad una sorta di “The Boat Race” (la regata storica tra Oxford e Cambridge) in versione romana!
Queste ultime settimane ho avuto l’occasione di poter conoscere i ragazzi del gruppo sportivo di canottaggio. La maggior parte di loro aveva già praticato questo sport prima di iniziare gli studi universitari, qualcuno anche a livello agonistico, ed è veramente bellissimo che qui alla LUISS abbiano l’occasione di poter continuare, nelle loro possibilità, a praticare lo sport che amano, e lo fanno davvero tutti con passione. Per poter adempiere ai vari impegni, ci siamo allenati insieme la sera tardi, alle 20, presso la sede storica dell R.C.C. Tevere Remo in via di Ripetta. Non avevo mai remato in questa parte di fiume perché il mio circolo si trova sopra Ponte Milvio, dove ci sono delle rapide che fanno da barriera ad un posto magico, si sentiva solo il rumore delle pale nell’acqua, e nel buio della notte c’erano le luci dei ponti e dei circoli romani a farci strada.
Per preparare questa gara ho avuto l’occasione di innamorarmi ancora una volta del mio sport e della mia città, Roma, ora tocca solo a noi, faremo del nostro meglio per portare in alto la nostra università.”
Ora bisogna solo aspettare sabato per assistere a questo straordinario evento e per vedere effettivamente come riusciranno a collocarsi i ragazzi in classifica, l’appuntamento rimane alle 15:00 lungo il fiume Tevere (partenza da Ponte della Musica e arrivo a Ponte Duca d’Aosta, Centro Remiero del Foro Italico, sito in Via Capoprati con accesso da Lungotevere della Vittoria) dove si assisterà ad un gara sicuramente particolare nel contesto sportivo ed universitario italiano e romano, che ci auguriamo possa ripetersi in futuro.