Francesco Vescio, un portiere da 110 e lode: “La Coppa Lazio il ricordo più dolce, aspettando altri trofei”
Tra le tante conferme di questa seconda stagione in Promozione della Luiss Calcio spicca quella di Francesco Vescio. Il portiere classe ‘96 di San Martino in Pensilis, ex Olympia Agnonese, è alla terza stagione con la casacca luissina. Eccellente tra i pali così come nella carriera universitaria, parla ormai da veterano dello spogliatoio. L’abbiamo intervistato per capire i rischi dell’insidiosa trasferta di domenica, ma anche per farci raccontare l’arrivo di Guglielmo Stendardo in squadra e per provare a immaginare come andrà a finire questa stagione.
Impeccabile in campo così come nella vita accademica, hai ottenuto la laurea triennale con 110 e lode e ora frequenti il primo anno di Amministrazione Finanza e Controllo. In che modo sei riuscito a coniugare l’esperienza sportiva e quella accademica?
Impegno, organizzazione e senso di responsabilità sono alla basa di tutto. Cerco di impegnarmi al massimo su entrambi i fronti, sfruttando al meglio gli strumenti che la Luiss offre ai propri studenti. A mio parere, praticare sport aiuta anche in ambito didattico: è una valvola di sfogo, un’occasione per conoscere altri studenti in grado di stimolarti, supportarti e offrirti spunti e consigli utilissimi. Inoltre, se c’è passione tutto diventa più facile.
Nonostante i 22 anni sei ormai un veterano della squadra, a quale ricordo sei maggiormente affezionato?
Naturalmente alla vittoria della Coppa Lazio che ci ha fatto raggiungere la Promozione: arrivata al termine del mio primo anno, è stata il coronamento del grande lavoro svolto da squadra, staff tecnico e dirigenza. Io e gli altri ragazzi abbiamo dimostrato che è possibile raggiungere allo stesso tempo risultati sportivi e accademici. Inoltre, abbiamo capito quanto sia soddisfacente portare a conclusione un percorso, raggiungendo il massimo risultato. Vincere con la “famiglia Luiss” è incredibile, spero con tutto me stesso che ricapiti al più presto.
La squadra sta attraversando un ottimo momento di forma e domenica ci sarà l’insidiosa trasferta a Latina. Come vi state preparando per affrontare al meglio questa partita?
Le gare come quelle di domenica sono le più difficili dal punto di vista mentale. Non dobbiamo sottovalutare l’avversario. Bisogna tenere a mente un concetto banale ma di assoluta validità: contro la prima o l’ultima in classifica, ogni vittoria vale 3 punti. La concentrazione, la voglia di vincere e la capacità di dare il giusto peso a ogni azione saranno fondamentali. Rimango fiducioso, ma non dimentico che il pericolo è sempre dietro l’angolo.
La Luiss Calcio nel mercato di gennaio ha piazzato il colpo da novanta: Guglielmo Stendardo. Quanta sicurezza dà, soprattutto a te che sei il portiere, avere un monumento come lui a guidare la difesa?
La sua presenza è fondamentale, ci dà enorme sicurezza. Prima di essere un grande calciatore è una grande persona. Si è calato nella realtà in brevissimo tempo: è professionale, disponibile, aperto al dialogo. Si preoccupa della crescita di tutti, siamo davvero fortunati ad averlo con noi. E poi, chi più di un ex calciatore di Serie A diventato avvocato dimostra che studio e sport possono essere coltivati contemporaneamente?
Per concludere, cosa ti aspetti da questo finale di stagione?
Mi aspetto che ognuno di noi provi a essere il valore aggiunto per la squadra, che l’entusiasmo che ci accompagna da agosto non svanisca e che si provi con tutte le forze a vincere le ultime partite. Se tutto questo avverrà, i risultati non si faranno attendere.