Calcio: “LUISS, gioca con il cuore e con spirito di sacrificio!”
Sarà ospite del Saxa Flaminia Labaro domenica 15 febbraio l’ASD LUISS militante in I categoria in occasione del 19° turno stagionale. Gara molto importante per la squadra guidata da Enrico Fabbro, che vuole continuare sulla scia positiva intrapresa in questo 2015 conquistando un altro importante successo in vista del rush finale del campionato. Attualmente il team universitario occupa il 3° posto del girone C a quota 29 punti, in coabitazione con la Maglianese e il Palombara, a 6 lunghezze di distanza dall’ASD Pegaso, seconda forza del campionato alle spalle di una quasi irraggiungibile Anguillara (40).
Alla vigilia della sfida contro il Saxa Flaminia Labaro è Giovanni Parravicini, difensore luissino al primo anno con la maglia biancoblu, a parlare.
1) Sei arrivato quest’anno e sei diventato in pochi mesi un punto di riferimento di questa squadra. Come valuti il tuo percorso in LUISS fino ad oggi?
Ho cambiato diverse maglie nella mia carriera calcistica e ho sempre pensato che integrarsi in una nuova squadra fosse difficile soprattutto nei primi mesi. Ho dovuto ricredermi quando ad agosto ho incontrato per la prima volta i ragazzi di Mister Fabbro, perché ho trovato un clima sereno di persone serie, disponibili e ambiziose. Mi ci sono subito rispecchiato, integrarmi non è stato così difficile. Mi fa molto piacere che tutti mi vedano come un punto di riferimento; ho sempre considerato l’allenamento più importante della partita, quello che si fa in settimana si rispecchia nei 90 minuti della domenica. Penso che il Mister l’abbia notato e per questo ho sempre giocato titolare.
2) A differenza di altri ragazzi che provengono da altri campionati, di diverse categorie, sei riuscito subito ad adattarti e a metterti al servizio della squadra: i campionati in Lombardia sono simili?
Secondo me a parità di categoria i campionati sono tutti uguali. Il livello di gioco della prima categoria del Lazio è uguale a quello della prima categoria della Lombardia. La vera differenza però non è nel livello di gioco, ma nei singoli giocatori che compongono le squadre perchè nessuno è uguale ad un altro. Detto questo una lezione che ho imparato con l’esperienza è che in prima categoria non conta la forza dei singoli, quanto la capacità di essere squadra: noi ASD LUISS l’abbiamo imparato a nostre spese lasciando punti su campi di squadre dove sulla carta avevamo già vinto.
3) Dopo 17 giornate avete subito soli 8 reti, siete una delle migliori difese della Prima Categoria Laziale. Pensi che sia questo il vero segreto della LUISS?
Non penso sia il nostro segreto, di sicuro la difesa è un nostro punto di forza. Escludendo i goal subiti su rigore e calci di punizione, su cui abbiamo relative responsabilità, posso affermare che la nostra retroguardia sia una delle migliori della categoria. Da centrale difensivo ho una buona prospettiva sul gioco in campo, il nostro segreto, secondo me, sta nella frequenza e rapidità dei passaggi tra tutti i giocatori, azzarderei un paragone con il tiki-taka catalano. Abbiamo giocatori di livello superiore rispetto alla categoria che ci permettono questi fraseggi, ma come ho detto prima i talenti in prima categoria esaltano meno che in campionati superiori.
4) Dopo avere incontrato tutte le squadre di questo girone, dove pensi possa arrivare la LUISS?
Squadre superiori alla LUISS non ne abbiamo ancora incontrate. Se riuscissimo a far ballare gli avversari negli ultimi 20 metri come li facciamo ballare a metà campo saremmo inarrestabili. In prima categoria si vincono le partite con episodi come rigori, calci di punizione e furbizie. Bisogna giocare col cuore e con spirito di sacrificio sia per se stessi che per il compagno. Bisogna essere pronti a saper cogliere ogni occasione, “con il sangue agli occhi” come mi hanno insegnato alcuni miei compagni partenopei. Se sappiamo fare ciò, la vittoria del campionato sarà solo l’inizio.
Danila Di Biase e Andrea Costagliola