Mottola saluta la Luiss: “È stata una palestra di vita. Ragazzi, ora non mollate”

  • 26 marzo 2019

Alessandro Mottola è uno dei senatori della squadra di Calcio Promozione. Ex capitano, attuale vice-capitano e, soprattutto, autore di uno dei gol storici dell’AS Luiss: quello che ha portato alla vittoria nella Finale di Coppa Italia. Una rete che è la ciliegina su una torta rappresentata da centinaia di gare con la nostra maglia. Ma tutte le storie, anche le più belle, hanno una fine. Per Alessandro, a cui auguriamo il meglio, è arrivato il momento dei saluti. Questo è il suo sentito messaggio alla squadra, che lascia dopo tanto tempo e che carica in vista del finale di stagione.

“Che dire… Sei anni sono tanti: è un percorso di crescita, umana e professionale. Un percorso intenso fatto di vittorie, di sconfitte, di cadute e risalite. Non le ho contate, ma ho onorato, combattuto e difeso questa maglia più di 200 volte. Non tanti gol (qualche anno fa ne facevo di più), ma di certo non potrò mai dimenticarmi quello in girata nella Finale di Coppa Lazio che ci ha portati poi alla Vittoria e al salto di categoria. Salto di categoria che ha permesso al gruppo, all’Università, alla dirigenza di fare un grosso passo in avanti in termini di possibilità e gestione della squadra.

La Luiss Calcio è un qualcosa di diverso da tutto. Quando entri sei uno studente, giovane, spensierato e con tanta voglia di fare. Ti rendi conto che studiare e giocare non è una cosa da tutti: sacrifici, orari impossibili, impegno costante per 10 mesi all’anno. Tutto questo però comporta il raggiungimento degli obiettivi personali e di gruppo. È una palestra di vita.

Poi arriva la laurea, il primo lavoro e tu continui perché la passione per il calcio, per lo stare in gruppo è più forte di tutto il resto. Continui a crescere e insieme a te cresce il gruppo. In tanti trovano lavoro lontano e se ne vanno, ma ogni tanto puoi ritrovarli sulle tribune la domenica a sostenerti. Tanti ragazzi giovani entrano in squadra e cominci a capire la differenza tra le generazioni. Cominci a capire che tu hai raggiunto una certa maturità e che il posto devi sempre conquistartelo. Essere senior non ha vantaggi, anzi gli allenamenti sono sempre più difficili, faticosi e non sei sempre brillante come a 25anni.

Poi arriva il giorno che anche tu devi lasciare perché il lavoro ti viene offerto altrove. Sai già che quando accetterai quella proposta dovrai lasciare i tuoi compagni, la tua squadra, i tuoi amici, gli allenamenti e la partita della domenica che ti ha sempre regalato emozioni uniche. Non bisogna guardarsi indietro perché è stato tutto bello, unico e indimenticabile. L’importante è come l’abbiamo vissuto, sempre intensamente. Ma oggi, Ora è il presente che conta.

Devo chiudere con un messaggio ai miei compagni di squadra: non molliamo mai. Sei partite ci dividono da un sogno, un sogno che dentro di noi è cresciuto quest’anno partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Combattiamo uniti come se avessimo un cuore e un’anima sola. Mi fido di Voi! Crediamoci ragazzi, fino alla fine.

Grazie di cuore all’Ateneo, all’Associazione Sportiva.

Al Founder e responsabile del progetto Leo Cisotta, ai dirigenti: Giovanni, Emanuele, Fabio, Fiorenzo, Giorgio, Alessandro, Francesco, Gino, Sergio.

Ai Mister Roberto Rambaudi e Simone Rambaudi.

Un immenso in bocca al lupo va al Mio gruppo, alla Mia squadra, ai miei amici.

Non molliamo Mai. Sempre con Voi.

Alessandro Mottola
(M8L4)”