Calcio Universitario, i gemelli Ciccioriccio tra Dual Career, passato e futuro

  • 8 novembre 2017
IMG-20171108-WA0006
Abbiamo fatto qualche domanda ai gemelli Ciccioriccio, giocatori della squadra di Calcio universitaria della nostra SSD LUISS che l’8 novembre comincerà il torneo delle università (Inizio vittorioso, per 6-1 su EIC-ndr). Abbiamo toccato diversi temi, dal lato sportivo al lato affettivo fino a giungere al concetto di Dual Career e quindi il conciliare lo studio con lo sport.
Queste le loro risposte:
Com’è far parte di una squadra di calcio universitaria?
“È un’esperienza stupenda che permette di coniugare lo studio con lo sport ed il divertimento. Far parte della squadra universitaria è un po’ come far parte di una famiglia: ogni tanto si può discutere, ma ci si vuole un bene dell’anima e si combatte insieme per un unico obiettivo, la vittoria.”
Che effetto fa giocare insieme al proprio fratello nello stesso ateneo?
“Io e mio fratello più che due gemelli siamo due migliori amici, nel senso che condividiamo e abbiamo sempre condiviso tutto con piacere, andando molto d’ accordo in ogni cosa. Calcisticamente parlando abbiamo iniziato insieme all’età di 8 anni e fino agli attuali 23 abbiamo sempre giocato insieme, lui in porta ed io in difesa davanti a lui. In campo questo rapporto di complicità credo ci abbia sempre aiutato, poiché in un reparto dove è fondamentale la comunicazione noi riusciamo sempre a capirci, e quando serve incoraggiarci, anche solo con uno sguardo o una parola sola, anche se a volte siamo sempre duri nelle critiche l’ uno con l’ altro perché nessuno più di noi conosce le caratteristiche dell’ altro e sa cosa può e deve migliorare per il bene della squadra.
Sono sicuro che continueremo anche in futuro a giocare insieme, perché emozionarti in campo con tuo fratello è una fortuna veramente speciale, non a caso durante tutte le partite, quando un nostro compagno segna (ahimè è difficile che siamo noi a segnare) ci abbracciamo sempre fra noi oltre che con il resto della squadra. L’unico “problema” è stato per il mister Giovannetti e i compagni, che si sono dovuti ingegnare per trovare delle differenze fisiche dopo che nelle prime partite mi veniva data la maglia numero 1 perché scambiato per mio fratello.”
Lo sport vi ha aiutato nello studio a livello organizzativo e di gestione del tempo?
“Il principale sentimento che provo per l’associazione sportiva LUISS è la gratitudine, in quanto mi ha permesso di studiare e fare sport allo stesso tempo, dandomi la possibilità di conciliarli, rispettandoli entrambi al  massimo. Tutto questo anche grazie alla comprensione del mister e dei dirigenti, pronti sempre a venirci incontro quando  costretti a saltare un allenamento perché nei giorni successivi abbiamo un esame o una consegna universitaria. Personalmente una volta iniziata la mia esperienza universitaria, con l’obiettivo di concentrarmi su questa al 100%, avevo deciso di lasciare il calcio per paura che troppi allenamenti e partite potessero distrarmi dallo studio, ma la possibilità di far parte di questa squadra è stato per me il più grande regalo, poiché mi ha richiesto un impegno minore (solo in termini di tempo) e comunque sempre ad orari che non limitassero la mia partecipazione alle lezioni universitarie e come detto prima consentendomi di saltare un allenamento per motivi universitari, qualora strettamente necessario.
In generale posso dire che questa esperienza mi ha insegnato a gestire al meglio il mio tempo e ad organizzarmi per concentrarmi su tutti gli impegni presi.”
I progetti futuri?
“Purtroppo essendo questo il mio ultimo anno universitario, sarà anche il mio ultimo anno con la squadra. Sono stati 4 anni fantastici fino ad ora e se potessi, fermerei il tempo per restare in questa squadra ancora molti anni. La disponibilità del mister, degli accompagnatori e dei compagni è sempre totale ed anche per questo siamo un gruppo così affiatato. Nel mio futuro mi vedo come Dottore Commercialista ma sicuramente anche come portiere! Anche se non potrò più far parte di questa fantastica famiglia, non smetterò di coltivare la mia più grande passione.”
#LUISSmorethanfamily